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Cronaca

Sciopero dei treni: domani si fermano 6mila lavoratori emiliano-romagnoli

Tra il personale del gruppo Ferrovie dello Stato, gli addetti alla circolazione dei treni sciopereranno 8 ore, dalle 9 alle 17 di venerdì 21 ottobre, ma restano garantite le corse nella fascia oraria dalle 6 alle 9

Sciopero lavoratori Ferrovie: treni a rischio venerdì 21 ottobre 2011

Venerdì 21 ottobre 2011 nuovo sciopero dei treni e ancora disagi in vista per i pendolari e non solo. Saranno 5.500, oltre a 400 lavoratori degli appalti ferroviari, i dipendenti emiliano-romagnoli del gruppo Ferrovie dello Stato che si asterranno dal lavoro, per aderire allo sciopero nazionale indetto per contrastare l'intenzione dell'azienda di esternalizzare o dismettere molte attività produttive. A darne nota sono le segreterie regionali di Cgil,Cisl e Uil, e di Filt, Fit e Uiltrasporti.

SERVIZI A RISCHIO. Tra il personale del gruppo Ferrovie dello Stato, gli addetti alla circolazione dei treni sciopereranno 8 ore, dalle 9 alle 17 di venerdì, ma restano garantite le corse nella fascia oraria dalle 6 alle 9 (treni regionali per i pendolari) . Il restante personale delle Ferrovie dello Stato incrocerà le braccia, invece, per l'intera prestazione giornaliera.

Quanto ai lavoratori degli appalti ferroviari, l'astensione è prevista per 24 ore dalle 21 di giovedì alle 21 di venerdì poiché, "a seguito del ridimensionamento dei servizi affidatogli da Fs, rischiano in concreto la perdita dei posti di lavoro".

LA PROTESTA. I lavoratori incroceranno le braccia al fine di contestare esternalizzazioni e dismissioni di diversi settori "a partire dell'attività manutentiva della infrastruttura e dei treni già oggi in forte contrazione e per respingere con forza una serie di scelte sbagliate in virtù di azioni unilaterali figlie di un'arroganza aziendale non più sostenibile".

A giudizio delle organizzazioni sindacali, "da tempo Trenitalia, in Emilia-Romagna, palesa un disinteresse al mantenimento dei volumi di produzione dei treni regionali esistenti e sta riducendo anche le attività collegate ai treni come la manutenzione ai locomotori e alle vetture tanto che il servizio offerto ai viaggiatori spesso risulta non in linea con i requisiti stabiliti dal contratto di programma al trasporto". Pertanto, conclude la nota, le segreterie regionali dei diversi sindacati "richiedono con questa proclamazione di sciopero che si manifesti la disponibilità di Trenitalia a modificare il proprio piano industriale e ad investire in mezzi e con risorse adeguate in Emilia-Romagna, dove transita tutto il traffico ferroviario nazionale e l'uso della ferrovia è strumento indispensabile per l'intero territorio regionale anche a fronte dell'incremento dei costi di benzina e gasolio".



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