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Cronaca

Scuola, il modello Parma funziona. I presidi: " Noi più avanti rispetto al resto d'Italia"

Il dirigente scolastico del Bertolucci, Tosolini: "Abbiamo nove referenti Covid, li abbiamo formati: ecco quando una classe deve andare in quarantena"

"E' un bilancio che va fatto tenendo conto del raffronto fra Parma e altri territori a livello italiano. Dico che Parma ha tutti gli insegnanti nominati da una settimana, quasi tutte le scuole stanno iniziando ad entrare all’orario definitivo, tutte le scuole hanno avviato le lezioni in presenza. Gli altri, in questo Paese, devono ancora iniziare a nominare insegnanti e fanno fatica ad attuare tutto questo. Dobbiamo rendere merito alle istituzioni locali, agli operatori della scuola e ai dirigenti scolastici e a chi ha lavorato fino ad ora per permettere un avvio ordinato, avvio che ovviamente avrà e continuerà ad avere delle difficoltà - in particolare - con i primi casi di Covid che si sono manifestati e si manifesteranno, ma siamo pronti a gestirli come siamo pronti a gestire i vari percorsi in didattica digitale integrata". L'orgoglio del dirigente scolastico Aluisi Tosolini, è tutto nelle dichiarazioni che tracciano un primo bilancio per quanto riguarda l'andamento nelle scuole di Parma. Dopo la difficile riapertura nel periodo del coronavirus, la macchina organizzativa è ripartita. 

"Bisogna dire grazie anche alla regione Emilia-Romagna - dice Tosolini - e a tutti i dirigenti scolastici, ai responsabili delle scuole paritarie, a quelli dell’infanzia soprattutto che si sono incontrati la settimana scorsa in una videoconferenza con oltre 70 persone presenti. E' stato fatto un grande lavoro, grazie anche al responsabile del Dipartimento di Sanità Pubblica per i rapporti con la scuola. Per far fronte all'emergenza e cercare di contenerla, ci siamo basati su dei diagrammi di flusso chiarissimi che sono stati adottati da tutte le scuole su indicazione della regione Emilia-Romagna. Sappiamo come comportarci, sappiamo che esiste la possibilità per uno studente come anche per un operatore di essere identificato per motivi legati alla temperatura o alla tosse, al raffreddore ad esempio, come una persona sospetta di Covid: questa persona viene mandata a casa, deve andare a farsi vedere dal suo medico il quale deciderà se sottoporre a tampone o meno il paziente. In caso di tampone positivo interviene il Dipartimento di sanità pubblica che farà il contact tracing. Si interfaccerà con i referenti Covid che ogni scuola ha formato. Al Bertolucci ne abbiamo nove, altri dieci nel comprensivo Val Ceno. La decisione poi compete alla Sanità Pubblica, saranno loro a decidere se una classe rimane in quarantena e se un pezzo di scuola - eventualmente - viene chiuso o non viene chiuso e per quanto tempo. Noi siamo prontissimi a gestire queste situazioni e già abbiamo dimostrato di saperle gestirle. Guardate a Salsomaggiore, nella scuola elementare dove è stata chiusa una classe intera". 

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