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Cronaca

Scuole: oltre 100 "tagli" nel parmense, ma alle private 13 milioni di euro

Salvatore Pizzo, portavoce del gruppo Maestre e Maestri autoconvocati di Parma e provincia: "E' una provocazione inaccettabile. I nostri politici non sono capaci di cambiare le scelte dei loro capi di Roma"

I problemi per la scuola sembrano non avere fine. Nei giorni scorsi la notizia che le scuole parmensi avranno, per il prossimo anno, più di cento insegnanti in meno, oggi arriva la conferma dello stanziamento da parte del Governo di 13 milioni di euro per le scuole private dell'Emilia Romagna. Istituti, che come noto, incassano anche le rette dai propri iscritti.

"Un fatto gravissimo che pone ancora di più l’accento sul comportamento dei dirigenti politici dei partiti di Parma, che non sono capaci di cambiare le scelte dei loro capi di Roma - ha dichiarato Salvatore Pizzo, portavoce del gruppo Maestre e Maestri autoconvocati di Parma e provincia. I nostri politici dovrebbero pretendere immediatamente che almeno una parte di questi soldi sia messa a disposizione per salvare l’organico delle scuole parmensi".

E’ una provocazione inaccettabile, già nei precedenti due anni di tagli la scuola parmense è stata amputata di circa 300 professionalità, noi e le nostre famiglie stiamo facendo davvero fatica a mantenere la calma” – continua Pizzo – “a questo si aggiunge lo strano comportamento di un ente che si chiama Invalsi, che ha la pretesa di effettuare delle prove di valutazione dei nostri studenti mentre la scuola viene depotenziata, addirittura i suoi dirigenti ritengono di dover usare il tempo ed il lavoro del personale scolastico senza che almeno qui a Parma abbiano avviato delle relazioni sindacali, siamo ritornati ai tempi dei padroni delle ferriere, una nuova forzatura per quest’altra che assicura poltrone ad amici della politica e quindi altro spreco di soldi pubblici alla faccia dei tagli”.              

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