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Cronaca Collecchio

"Se non paghi, muori": minacce e richieste di denaro a un collecchiese dopo la telefonata a un sito d'incontri

I carabinieri della Stazione di Collecchio, al termine di una articolata e complessa attività di indagine, denunciano in stato di libertà per il reato di tentata estorsione ed estorsione in concorso due cittadini sudamericani

"Se non paghi, muori". Dal gioco all'estorsione in un attimo. In mezzo, tensione e paura. Giorni passati col terrore di finire in mezzo a una brutta storia di violenza. Tra criminali, la mafia e presunti sicari pronti ad ammazzare da un momento all'altro. Per mille euro. Ci sono volute le indagini dei carabinieri della Stazione di Collecchio per denunciare in stato di libertà con l'accusa di tentata estorsione ed estorsione in concorso due cittadini sudamericani.

I fatti ci riportano ad alcuni mesi fa, quando si presentava in Stazione dai carabinieri di Collecchio un ragazzo del posto: visibilmente spaventato, denunciava di essere stato vittima di un tentativo di estorsione da parte di un sedicente appartenente ad una altrettanto fantomatica associazione mafiosa. Il ragazzo, anche con un certo imbarazzo, raccontava ai carabinieri che, nel corso di una cena con amici, per gioco aveva contattato un sito di incontri. Dopo aver chiamato il numero indicato sulla “backeka”, ed aver chiesto le classiche informazioni circa i “servizi” forniti, non avendo avuto risposta decideva di bloccare il contatto, in quanto trattandosi di una scherzo non aveva nessuna intenzione di essere ricontattato.

La mattina seguente, però, iniziava a ricevere messaggi whatsapp contenenti pesanti minacce di morte dirette sia a lui sia alla sua famiglia, se non avesse pagato la somma di 1.000 euro.

L’interlocutore riferiva di appartenere ad organizzazioni mafiose e di avere dei sicari pronti ad uccidere il ragazzo e che il pagamento richiesto serviva a bloccare le ritorsioni nei suoi confronti.

Dalle indagini svolte è risultato che l’escort, una volta ricevuto il contatto telefonico da parte di un probabile cliente che poi non dà alcun seguito all’incontro, inoltrasse il numero di telefono ad un altro complice che, utilizzando numerazioni telefoniche estere, richiedeva con minacce esplicite il pagamento di una somma di denaro per la perdita di guadagno causata dall’incontro non avvenuto.

Il modus operandi risulta diffuso, da circa due anni, in varie parti del territorio nazionale da parte di soggetti di nazionalità sudamericana.

Acquisiti tutti gli elementi investigativi, i carabinieri della Stazione di Collecchio, attraverso l’incrocio dei dati forniti dalle compagnie telefoniche e dagli istituti di credito, hanno identificato gli autori delle richieste estorsive: due sudamericani residenti nell’hinterland milanese che dovranno rispondere di estorsione e tentata estorsione.

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