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Cronaca San Lazzaro / Via Castone di Rezzonico

Si finge dipendente del Comune per truffare un'anziana: la 90enne lo allontana e chiama la polizia

I consigli della Questura per evitare i raggiri verso i più deboli

Un'anziana di 90 anni è riuscita ad allontanare un truffatore che, con una scusa, ha cercato di entrarle in casa per rubare. L'episodio è avvenuto nella mattinata di lunedì 10 agosto in via Castone di Rezzonico a Parma. La donna, che stava per uscire dalla sua abitazione, ha sentito suonare ripetutamente il citofono. A quel punto ha risposto: all'ingresso c'era un uomo che si è qualificato come dipendente comunale e che sosteneva di voler parlare con lei. L'anziana ha visto il truffatore raggiungere la sua abitazione: l'uomo sosteneva che la donna avesse un credito di 400 euro con il Comune. Dopo pochi istanti l'uomo ha assunto atteggiamenti molto insistenti. L'anziana ha sospettato che si potesse trattare di una truffa e lo ha allontanato. Dopodichè ha chiamato la polizia: sul posto è arrivata una Volante che ha effettuato un sopralluogo e ha raccolto la testimonianza dell'anziana. 

I consigli della Questura per evitare le truffe

È doveroso premettere che due sono le grandi tipologia di truffe: quelle che avvengono in strada e quelle che si perfezionano presso l’abitazione. Ma procediamo per gradi. Le truffe in strada vedono il truffatore avvicinare la vittima affermando di vantare un credito nei confronti di un suo familiare, o prospettando un guadagno vendendo pietre preziose o altri beni a un valore minore rispetto a quello di mercato. E ancora, alcune tipologie di truffe su strada hanno quale condizione iniziale che la vittima sia appena stata in banca o in posta, ovvero ad uno sportello bancomat. Così si presenta un funzionario di banca o postale il quale riferisce di un probabile errore nella consegna della somma. L’anziano ridà quindi i soldi al truffatore che, facendo finta di contarli o di controllarli, li sostituisce con
banconote false o distraendo la vittima, nasconde alcune banconote nelle proprie tasche.

Quanto alle truffe presso l’abitazione sempre maggiori sono i falsi funzionari o addetti, generalmente almeno due, che pretendendo di entrare in casa per presunte perdite di gas, o controlli alle condutture, ovvero per verifiche amministrative, si appropriano nei più svariati modi del denaro e degli oggetti di valore presenti in casa. A tal proposito, è di pochi mesi fa la truffa perpetrata ai danni di due
anziani che facevano entrare nel proprio appartamento una falsa addetta IREN la quale invitava i coniugi a mettere quanto di prezioso presente in casa nel frigorifero. Fatto ciò la falsa addetta nebulizzava nell’aria della sostanza urticante che provocava ai coniugi una sensazione di soffocamento. Terminati i finti controlli la donna lasciava l’appartamento con l’oro e il denaro posizionato dai coniugi all’interno frigo. In presenza di soggetti che bussano alle nostre porte assicuriamoci, prima di aprire la porta, che siano chi riferiscono di essere. Ciò è possibile telefonando direttamente all’Ente o Associazione a cui asseriscono di appartenere o contattando le Forze di Polizia, che sempre risponderanno, ovvero, parenti, amici o vicini. Se si tratta di malintenzionati, infatti, il più delle volte sarà sufficiente riferire che si stanno contattando i soggetti predetti per favorire il loro repentino allontanamento. Ricordiamo infine che prima di procedere a controlli presso le abitazioni, gli Enti affiggono degli avvisi nel palazzo o contattano direttamente, e in anticipo, gli interessati per fissare un appuntamento. Piccole accortezze che varranno a salvaguardare i beni materiali e immateriali in nostro possesso.

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