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Cronaca

Si scava nella vita di Solomon: sabato l'interrogatorio che dirà la verità sul movente

Assegnato un avvocato d'ufficio parmigiano: Vincenzo Agostino Cecere

Solomon Nyantakyi ha trascorso la prima notte presso il carcere di San Vittore a Milano, dopo che gli agenti della Polfer ne avevano eseguito l’arresto presso la stazione di Milano. Ore ed ore di interrogatorio in cui il giovane ghanese ha ammesso la propria colpevolezza subito, passando poi la maggior parte del tempo in silenzio, stretto tra le sue braccia con lo sguardo fisso e perso nel vuoto. Forse a pensare, a rimuginare e a cercare di capire, di dare una spiegazione logica a un episodio che di logico non ha nulla. Il primo interrogatorio si è concluso subito con la confessione dopo la quale Solomon ha detto veramente poco su un delitto atroce, orribile e agghiacciante che rimane ancora senza movente. A San Vittore, Nyantakyi resterà almeno fino a sabato, giorno del probabile primo interrogatorio di garanzia.

Il suo legale d’ufficio sarà Vincenzo Agostino Cecere di Parma, ma non è detto che lo sia fino alla fine di questa storia orribile. Intanto gli inquirenti scavano nella vita privata di Solomon e continuano a lavorare per cercare di capire le dinamiche di una vicenda che rimane ancora senza una spiegazione. Secondo il Procuratore Capo Antonio Rustico, non ci sarebbe nessun indizio che fa pensare a un possibile complice. Solomon avrebbe agito da solo tra le 14:00 e le 14:30. Il delitto sarebbe stato consumato parecchie ore prima del ritrovo dei corpi da parte del fratello Raymond intorno alle 20:15. Qualcuno avrebbe però potuto aiutarlo nella fuga e si cerca di capire come questa sia avvenuta. Intanto ci sarà una fiaccolata giovedì sera alle 20:30 in via San Leonardo.

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