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Cronaca

Siccità: proseguono gli interventi di emergenza sul territorio parmense

Elevate attività a sostegno del servizio sono in corso in collina e montagna. Sotto controllo la situazione nei comuni di pianura, ma l’allerta resta alta

Il perdurare dell’assenza di precipitazioni, collegato alle alte temperature registrate nella stagione estiva 2017 stanno mettendo a dura prova il territorio parmense che, specialmente nella fascia collinare e montana, ha riscontrato un incisivo calo nella portata delle sorgenti e sta affrontando un’emergenza senza precedenti. Ad aumentare lo stato di allerta contribuisce la presenza di allevamenti di bestiame – che richiedono ingenti quantità di risorsa idrica potabile, anche a causa delle elevate temperature - e il flusso turistico, specialmente nel fine settimana, che oltre ad aumentare la popolazione in transito non sempre facilita la corretta applicazione di regole utili al quotidiano risparmio idrico.

I gestori del territorio (Montagna 2000, EmiliAmbiente e Ireti) rimangono costantemente vigili sul territorio insieme ad ATERSIR Agenzia Territoriale per i Servizi Idrici e i Rifiuti e alle amministrazioni locali facendo fronte, pur nelle diversificate esigenze dei comuni, allo stato di emergenza con interventi straordinari. Su tutto l’ambito provinciale è stata intensificata l’attività di ricerca perdite e di controllo sull’efficienza delle reti.

Le zone più critiche

L’area collinare e montana a sud-ovest servita dal gestore Montagna 2000 è quella che maggiormente evidenzia ad oggi situazioni di emergenza. Fin dal mese di giugno infatti sono attive diverse autobotti per il rifornimento dei serbatoi, alcuni di essi raggiunti tramite mezzi 4X4 a causa delle difficili condizioni di accessibilità. Sono soprattutto gli acquedotti frazionali ad essere, nella maggior parte dei casi, soggetti ad attività di integrazione della capienza. In alcune aree sono programmate chiusure notturne dei serbatoi per permettere il ricarico. Dalla primavera sono stati svolti, in diversi comuni, lavori di adeguamento delle sorgenti e delle tubazioni per incrementare la captazione e ridurre le perdite (Solignano, Varsi), di recupero di fonti esistenti e poco manutenute in passato (Terenzo) e di chiusura delle fontane pubbliche (Bore), che sebbene possano aver indotto qualche disagio nella popolazione hanno contribuito a sostenere l’erogazione del servizio in questa fase di crisi riducendo gli sprechi e migliorando l’afflusso della risorsa.

L’area della pianura non evidenzia situazioni di emergenza immediata, pur nella generale riduzione delle risorse disponibili. Nella zona in cui il Servizio è gestito da EmiliAmbiente SpA la situazione di allerta resta circoscritta a un numero ridotto di utenze residenti nelle zone d’Appennino (piccole
frazioni a Pellegrino Parmense) e servite da sorgenti: la società sta monitorando con attenzione la situazione in modo da poter reagire con tempestività in caso di necessità.

Anche nella fascia est servita da Ireti la portata delle sorgenti è drasticamente diminuita, rispecchiando l’evolversi della situazione così come preventivato a giugno 2017. Anche in questo caso sono state utilizzate autobotti per il trasporto e il rifornimento dell’acqua nei serbatoi idrici in deficit e sono stati svolti interventi di ottimizzazione dei flussi residuali finalizzati a dirottare lo scorrimento superficiale di acqua in prossimità delle aree di ricarica delle falde dei pozzi di sub- alveo e delle opere di presa.

Cinque milioni e mezzo di euro contro la siccità

La recente nomina del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini a Commissario per l’emergenza siccità ha permesso di destinare oltre cinque milioni e mezzo di euro per gli interventi a servizi essenziali e infrastrutture sul territorio di Parma e Piacenza –di cui circa la metà sulla provincia parmense. Le principali attività programmate, oltre alla gestione dell’emergenza che almeno fino al mese di settembre richiederà sforzi continuativi, prevedono in particolare lavori di massimizzazioni delle fonti attraverso opere di captazione e la interconnessione di parti di acquedotto in località frazionali e interventi di ottimizzazione su pozzi e sorgenti di alimentazione della rete idrica. I sindaci del territorio insieme alle autorità coinvolte e ai gestori esortano ancora una volta tutti i cittadini ad un utilizzo responsabile della risorsa idrica, rispettando le ordinanze dei sindaci, privilegiando il consumo umano e astenendosi dal consumo per attività accessorie.

Le dichiarazioni

“Nei comuni di pianura gestiti da EmiliAmbiente – afferma Emilio Guidetti, Direttore generale di Montagna 2000 e EmiliAmbiente - non ci sono emergenze, al di fuori di alcuni interventi che richiedono occasionali interventi straordinari. Sui comuni gestiti da Montagna 2000 fin da giugno abbiamo richiesto l'emissione di ordinanze da parte dei sindaci per sollecitare la riduzione dei consumi. Tutte le sorgenti che approvvigionano il territorio sono in secca e le principali difficoltà le abbiamo sui comuni di Pellegrino Parmense, Terenzo, Bore e Varsi, serviti regolarmente da autobotti insieme ad alcune altre aree frazionali. La gestione sta mettendo in campo tutte le risorse necessarie, con una disponibilità quotidiana delle autocisterne per il trasporto e il rifornimento dell'acqua. Nella difficoltà è fondamentale il contributo di tutti i cittadini che, attraverso un quotidiano risparmio e il rispetto delle ordinanze, devono contribuire al superamento della situazione di crisi”.

“È importante lanciare un segnale forte ai cittadini – aggiunge Gian Franco Saetti, Amministratore unico Montagna 2000 – dopo gli accordi presi con la Regione, la Protezione Civile e le amministrazioni locali. La collaborazione di tutti è necessaria per superare la crisi. La cronica assenza di precipitazioni di questi mesi ci ha messo di fronte una situazione non prevista, il cui superamento passa anche attraverso il rispetto delle ordinanze e un utilizzo ragionevole della risorsa anche nei piccoli comportamenti quotidiani dei cittadini”. “Il fatto che gli utenti di Iren non abbiano avuto problemi di fornitura in questi mesi non significa che la continuità del servizio non sia avvenuta con grandi sforzi – afferma Valentino Piramide, responsabile dell’area parmense per Ireti. Stiamo gestendo una vera e propria crisi che non si è ancora conclusa. Per questa ragione va mantenuto un trend stabile, o addirittura in calo, dei
consumi dei cittadini, al cui senso di responsabilità di ognuno ci appelliamo. Inoltre nelle aree di montagna in particolare, la presenza turistica ci spinge ad aumentare anche lo sforzo comunicativo di sensibilizzazione, che stiamo attuando mediante la distribuzione di locandine e volantini sul tema”.

“Non siamo ancora usciti dalla crisi idrica – afferma Romeo Azzali, Sindaco di Mezzani e rappresentante del Consiglio d'ambito di ATERSIR – e avremo probabilmente davanti ancora un paio di mesi di gestione d'emergenza. Come ATERSIR siamo stati i primi a sollecitare le amministrazioni e i gestori rispetto alla situazione che già dalla primavera si preannunciava critica, anche se non con questa gravità. Dobbiamo prendere questa emergenza come un nuovo punto di partenza per la programmazione di interventi strutturali che ne evitino il ripetersi”.

“Atersir– Afferma Enrico Menozzi, responsabile dell’area Emilia ovest per l’Agenzia – ha preso atto della situazione straordinaria verificatasi. La condizione di scarsità della risorsa idrica, mai verificatasi in precedenza con questa portata, rende necessarie azioni programmatiche nel campo dell’approvvigionamento, per quanto di nostra competenza. La priorità, condivisa coi sindaci del territorio, sarà quella di porre in essere progetti che consentano ridurre le perdite e potenziare gli approvvigionamenti al fine garantire di migliorare la continuità della fornitura domestica”.

Paolo Valenti, Vice Sindaco di Fornovo di Taro, che ospita la conferenza stampa, rimarca “ringrazio i giornalisti intervenuti e chiedo la loro collaborazione nella sensibilizzazione della cittadinanza, i cui comportamenti giocano un ruolo importante nella gestione dell'emergenza, garantendo la continuità del servizio per ogni famiglia e per l'intera comunità parmense. I gestori qui presenti stanno impegnando ogni mezzo e risorsa sul territorio ed è importante che ciascuno faccia la propria parte”.

Lorenzo Bonazzi, Sindaco di Solignano e presente in conferenza stampa aggiunge: “Auspichiamo, a fronte della costante e difficile gestione della situazione attuale, che si rafforzi la collaborazione con il gestore e con le istituzioni affinché arrivino sul territorio le risorse necessarie ad investimenti strutturali che possano scongiurare il ripetersi di una crisi idrica di tale portata D'altra parte è necessario sostenere, in qualità di sindaco, l'attenzione della popolazione sul tema, affinché contribuisca col rispetto delle ordinanze e buon senso al massimo risparmio di acqua”.

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