rotate-mobile
Cronaca

Inceneritore croce e delizia di Pizzarotti: si va verso il referendum?

Il 'no' al forno in costruzione a Ugozzolo è stato sicuramente determinante per la vittoria del grillino, ma ora c'è il problema delle penali da centinaia di milioni in caso di stop ai lavori

Il 'no' all'inceneritore è stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale di Federico Pizzarotti ed è stato la discriminante con il suo avversario al momento del Ballottaggio. Forse è stato proprio il confronto con Bernazzoli sul tema del forno a poche ore dal voto a decidere questa elezione. Anche gli scontenti del Pd e quelli dell'anima ecologista si sono turati il naso e nel segreto dell'urna hanno messo una bella 'X' sul grillino. Perchè il forno non lo vogliono.

Ma fermare quel bestione in costruzione a Ugozzolo non è cosa semplice. Sono anni che l'associazione Gestione Corretta Rifiuti combatte contro Iren a colpi di carte bollate per mezzo dei paladini del foro Allegri e De Angelis. La vera patata bollente per Pizzarotti sarà il pagamento delle penali alla multiutility nel caso si riesca a fermare l'inceneritore. Si parla di quasi 200 milioni di euro! Come farà il neosindaco? Ecco che la via al referendum sembra l'unica risposta a questa domanda. Il grillino, fedele al suo modello di democrazia partecipata, chiederà ai cittadini se vogliono o meno il forno a Ugozzolo, ma soprattutto se sono disposti a farsi carico della penale milionaria che potrebbe abbattersi inesorabile sulle casse comunali già devatstate dall'enorme debito accumulato dalle società partecipate. Come risponderanno questa volta i parmigiani?

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inceneritore croce e delizia di Pizzarotti: si va verso il referendum?

ParmaToday è in caricamento