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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Lazzaro / Via Mantova

Slot machine e gioco d'azzardo: tra crisi economica e interessi mafiosi

Incontro sabato 8 marzo con lo psichiatra Leonardo Montecchi, direttore della scuola di prevenzione Josè Bleger e con il collettivo Senza Slot di Pavia: in un libro tutto sulle slot e la dipendenza

"Parlare di gioco d'azzardo per riflettere sulla nostra società. Ma anche per capire come agire concretamente, come distruggere il senso di normalità che circonda questo fenomeno, come ribellarsi a questa ingiustizia". Sono le slot machine al centro del dibattito che si terrà sabato 8 marzo dalle ore 18 presso la Casa Cantoniera di via Mantova. La dipendenza dal gioco d'azzardo è un fenomeno in crescita anche nella nostra città, come mostrano gli ultimi dati disponibili. I giocatori d'azzardo patologici sono sempre di più: in un periodo di crisi come questa molti si perdono nel gioco ed arrivano a perdere tutto. "Chi ha interesse all'impoverimento generalizzato che le macchinette producono? Su quali valori si basano e come influiscono nella nostra società? E' questo che proviamo a fare con i ragazzi del Collettivo Senza Slot e con Leonardo Montecchi, evitando moralismi e risposte facili preferendo centrare la questione sull'aspetto sociale, politico e umano del problema.

Il collettivo Senza Slot nasce nel cuore della Lombardia, precisamente a Pavia, considerata “la capitale italiana delle slot machine”. Qui la crisi colpisce duro: emergenza casa, emergenza lavoro, emergenza ‘ndrangheta ed emergenza slot. E se si trattasse soltanto di aspetti diversi del declino? Quattro trentenni, un po’ per esperimento, un po’ per attivismo, decidono di occuparsi della questione usando gli strumenti e i linguaggi dei social network e delle lotte giovanili. Due di loro sono informatici e creano un sito, SenzaSlot.it dove si ragiona su cosa c’è dietro al gioco, su quali sono gli interessi che muovono la grande macchina “mangiauomini” e si dice chiaro e forte che l’azzardo non è un gioco, ma una schiavitù. A Pavia si forma un fronte variegato che lo scorso 18 maggio ha percorso le vie della città in una manifestazione nazionale di protesta. In Italia contribuisce a fare rete tra chi si dà da fare sul tema della lotta contro il gioco d’azzardo (alcuni esempi tra i tanti: Libera, la comunità di S. Benedetto al Porto di Genova, il Nuovo Cinema Palazzo a Roma).

Leonardo Montecchi è uno Psichiatra direttore della scuola di prevenzione Josè Bleger. La scuola nasce da un impegno collettivo, da un progetto generale di nuova socialità che ha le sue radici nella pratica di lotta e di antagonismo sociale, nata alla fine degli anni sessanta. Il mandato sociale che la scuola assume risente di una scelta che pone al di fuori di ogni logica di normalizzazione e di controllo per privilegiare il processo di liberazione e di cambiamento. La concezione della prevenzione nella prospettiva della Psicologia Sociale Analitica si basa sui legami che si creano tra individuo, il suo gruppo, le istituzioni a cui fa riferimento e l’organizzazione comunitaria nel suo complesso.

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