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Cronaca

Un'altra spaccata in centro: sui furti l'ombra della stessa mano

Dopo gli assalti alla pizzeria Ton Tom, al Peter Pan e da Pepèn i carabinieri hanno arrestato un 32enne marocchino che, nella notte, ha infranto la vetrina di una tabaccheria di via Solferino con un tombino. A Sorbolo bloccato un 33enne italiano per altri due colpi

Ha assaltato, con un tombino di ferro, una tabaccheria di via Solferino a Parma ma è stato arrestato poco dopo, mentre tentava la fuga in bicicletta. Dopo gli assalti alla pizzeria Ton Tom di via San Leonardo, al Peter Pan e da Pepèn nella notte tra domenica 13 e lunedì 14 marzo i carabinieri hanno bloccato ed arrestato un 32enne marocchino. La modalità è la stessa usata per i furti dei giorni scorsi. L'uomo, dopo aver sfondato la vetrina, è entrato ed ha rubato i 200 euro contenuti nel fondo cassa.

L'episodio si è verificato verso le ore 23: poco dopo i carabinieri sono arrivati sul posto ed hanno visto una persona scappare a bordo di una bicicletta. I militari lo hanno perquisito ed hanno trovato i 200 euro, in banconate di piccolo taglio, appena rubati in tasca al 32enne, finito in manette con l'accusa di furto aggravato. Il giovane, senza fissa dimora e con precedenti alle spalle, è in attesa del processo per direttissima. Sono in corso approfondimenti investigativi per capire se dietro i furti degli ultimi giorni nei locali della città, ci sia la stessa mano. 

Due spaccate a Sorbolo: arrestato un 33enne italiano 

Sempre nella notte i carabinieri di Sorbolo Mezzani hanno arrestato un 33enne italiano che, poco prima, aveva assaltato due locali della zona, Il bar 'Charlie caffè e gusto' a Bogolese e il bar Quadrifoglio di Sorbolo, utilizzando alcuni mattoni. L'uomo, con precedenti specifici alle spalle, aveva poco prima rubato un furgone di una ditta di autonoleggio per scappare. I militari hanno individuato il mezzo rubato grazie al Gps: quando il 33enne è tornato a prenderlo lo hanno bloccato. Il fermo è avvenuto nei pressi dell'ospedale di Parma. L'uomo aveva le mani ferite da alcuni tagli, che si era probabilmente procurato durante l'assalto ai due locali. L'italiano, senza fissa dimora, è stato riconosciuto grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Per lui si sono aperte le porte del carcere di via Burla: le accuse sono furto e furto aggravato continuato. 

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