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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Spip, concordato rigettato. Allegri: "Bocciatura della strategia di Capelli"

Il Tribunale ha bocciato forse il punto più importante dell'intricato impianto predisposto dall'assessore Capelli per salvare la 'scialuppa' delle società partecipate. "Spip era una società insalvabile"

Il Tribunale di Parma ha bocciato forse il punto più importante dell'intricato impianto predisposto dall'assessore al Bilancio Gino Capelli per salvare la 'scialuppa' delle società partecipate del Comune di Parma. Spip, società sommersa da una marea di debiti -109 milioni di euro- e da presunte irregolarità, che starà alla Procura della Repubblica di Parma verificare. Il concordato preventivo non si farà e la Spip, a breve, fallirà.

Non sono sufficienti, secondo il Tribunale di Parma, le garanzie date, soprattutto per il pegno delle azioni Iren del Comune. Quali scenari si apriranno? La bocciatutura è un 'precedente' per i futuri passi dell'amministrazione comunale per salvare le società partecipate? Ne abbiamo parlato con Arrigo Allegri. Ora staremo a vedere quale sarà la prossima mossa del Comune e dell'assessore al bilancio nel tentativo di salvare le altre partecipate. Per Spip ormai è ora di chiudere bottega. "Spip era una società insalvabile, troppo compromessa" rileva Allegri.

Arrigo Allegri, avvocato parmigiano noto alle cronache per le sue battaglie civili, è presidente dell'associazione Monumenta e componennte della commissione di Audit sul debito, che proprio ieri ha presentato un esposto a Bankitalia su Spip, allegando un dettagliato dossier. "Della Spip mi sono occupato come presidente di Monumenta -esordisce Allegri. Avevo proposto, scrivendo anche alla Procura della Repubblica, al sindaco, al dottor. Rogato e alla direzione generale della Bnl, di mettere un vincolo paesaggistico sull'area. Infatti mi preme sottolineare da un lato l'aspetto paesaggistico e dall'altro la questione -gravissima- che una struttura a stragrande maggioranza di proprietà pubblica per acquisire terreni abbia fatto trattative sul mercato e non espopri, come sarebbe corretto fare.

"Prima di quello di ieri avevo già fatto un esposto a Bakitalia: è gravissimo il fatto che si sia agito al di fuori delle regole. Se fossero stati fatti degli espropri per acquisire i terreni ci sarebbe stato un notevole risparmio. Il valore dei terreni è passato dal 12 euro a metro quadro a 122 euro a metro quadro. Con gli espropri invece probabilmente, come avvenuto per il terreno su cui è in costruzione l'inceneritore, il valore del terreno sarebbe stato di circa 32 euro a metro quadrato. Alla bocciatura del Tribunale hanno contribuito elementi tecnici ed economici, penso che Capelli abbia proseguito il percorso dell'ex Commissario Ciclosi, servendosi tra l'altro dello stesso avvocato Marotta".

"Ha continuato ad appoggiare le banche giustificandosi con il fatto che l'amministrazione sarebbe rimasta senza soldi. Occorreva bloccare i beni dei responsabili del debito della Spip allo scopo di recuperare i soldi, anche se sarà molto difficile che ciò possa avvenire. Il rigetto della domanda di concordato è una bocciatura alla strategia che l'assessore Capelli ha portato avanti con tutte le sue forze. Il Tribunale sta portando avanti un'azione molto seria: Spip è una società troppo compromessa, non poteva essere salvata".

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