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Cronaca

Spip, il Pd unito contro le accuse dei Cinque stelle: 'Infondate e infamanti'

"Le accuse di essere in qualche modo coinvolti nel caso Spip sono infondate e infamanti. Il sindaco Pizzarotti e la sua maggioranza stanno cercando di coprire le loro mancanze e il loro fallimento nel gestire la città". Il Partito democratico di Parma risponde compatto alle accuse lanciate qualche giorno fa dal capogruppo del Movimento cinque stelle Marco Bosi

"Le accuse di essere in qualche modo coinvolti nel caso Spip sono infondate e infamanti. Il sindaco Pizzarotti e la sua maggioranza stanno cercando di coprire le loro mancanze e il loro fallimento nel gestire la città". Il Partito democratico di Parma risponde compatto alle accuse lanciate qualche giorno fa dal capogruppo del Movimento cinque stelle Marco Bosi riguardo alla corresponsabilità di alcuni ex consiglieri comunali del Pd nel caso Spip. Durante una conferenza stampa il segretario provinciale Gianpaolo Serpagli, quello cittadino Lorenzo Lavagetto e i rappresentanti del gruppo consigliare attuale e di quello passato (tra cui Massimo Iotti e Giorgio Pagliari) hanno rispedito al mittente le accuse. “La delibera citata da Bosi – hanno detto – riguarda un aspetto urbanistico e cioè la cassa di espansione, il Pd la votò solo dopo l’approvazione di un emendamento a firma Pagliari-Ablondi che cambiava sostanzialmente il testo”. 

Tutti i presenti hanno voluto sottolineare la mancanza di fondamento di quanto detto da Bosi durante l’ultimo consiglio e quanto questo attacco sia gratuito e inutile. “Il Movimento cinque stelle – hanno sottolineato – non si deve permettere di gettare fango su chi è riuscito, ancora prima della magistratura, a mettere in luce le nefandezze compiute dalla giunta Vignali e, ancora peggio, non si possono coprire le mancanze di un sindaco non in grado di governare attaccando l’opposizione che ha sempre fatto il proprio dovere”. Ad aprire le dichiarazioni è stato il consigliere comunale Franco Torreggiani uno di tre, insieme a Iotti e a Pagliari, ad essere stato tirato in ballo da Bosi. “Da sempre – ha detto – abbiamo lavorato per cercare la verità. Lo abbiamo fatto con Vignali riuscendo a far cadere la sua giunta e lo stiamo facendo nello stesso modo con Pizzarotti. Non possiamo permettere che il nostro lavoro venga denigrato da chi non entra nel merito dei fatti ma cerca solo di spostare l’attenzione”. Dello stesso tenore anche l’altro consigliere comunale presente: Alessandro Volta. “Il M5S deve capire che il ruolo dell’opposizione è fondamentale per un Comune, i cittadini ci hanno dato questo mandato e lo porteremo sino in fondo. Non si può strumentalizzare una vicenda grave come quella di Spip solo a fini propagandistici”. 

L’attuale senatore Giorgio Pagliari, che è stato capogruppo del Pd in consiglio comunale dal 2007 al 2012, ha ripercorso la vicenda Spip ma ha anche ricordato le tante battaglie fatte dai consiglieri Pd durante la gestione Vignali. “Il sindaco Pizzarotti – ha detto – aveva promesso un cambiamento completo rispetto al passato ma in questa città tutto è fermo a partire dalla parte economica. Con che faccia arrivano a muovere delle accuse a noi quando, dopo tre anni alla guida della città, non hanno fatto nemmeno una azione di responsabilità contro i responsabili di quello che accadeva in passato”. Alla fine del suo intervento il parlamentare parmigiano lancia una sfida al sindaco e alla sua maggioranza. 

“Se sono tanto sicuri della loro posizione – dice – che vengano a parlarne in un incontro pubblico. Noi siamo assolutamente disponibili, poi vedremo cosa ne pensano i cittadini”. Dello stesso avviso è l’attuale consigliere regionale Massimo Iotti. “Bosi ha detto delle cose false, si cita una delibera che nulla ha a che fare con quanto successo sul caso Spip. Ormai la politica portata avanti in consiglio comunale fa molta tristezza, così come fa tristezza una maggioranza che non avendo argomenti prova a spostare l’attenzione denigrando l’avversario su fatti assolutamente non reali”. Duro anche l’intervento del segretario cittadino Lavagetto che ha parlato di “parole lesive e offensive da parte di Bosi, dovute al fatto che il giorno precedente non erano stati in grado di avere il numero legale in consiglio comunale e che le opposizioni lo hanno fatto notare non rispondendo all’appello”. 

A chiudere ci ha pensato il neo segretario provinciale Gianpaolo Serpagli. “E’ chiaro a tutti – dice – che Bosi ha dovuto coprire il suo capo provando a spararla più grossa contro chi si trovava in consiglio comunale qualche anno fa. Ma noi, come Pd, a questo gioco non ci stiamo e anzi continueremo a sottolineare, se è possibile con ancora più forza, le inefficienze della giunta che non è in grado di governare la città”:

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