
Mimetizzati tra i ladri dei supermercati: ma la sorveglianza funziona
Parmatoday si infiltra tra taccheggiatori e vigilantes. Scoprendo che...
Come e' sempre stato, l'eterna guerra tra guardie e ladri prosegue sul filo della tecnologia. Da un lato taccheggiatori sempre più furbi, dall'altro vigilantes aiutati da sistemi di videosorveglianza e telecamere di ultima generazione. Parmatoday ha trascorso alcune ore, nell'arco di una decina di giorni, dentro un paio di supermercati della città. Obiettivo : capire se e fino a che punto funzionano i sistemi di videosorveglianza e antitaccheggio all'interno di un esercizio commerciale. Durante le visite al market lo scopo è di vedere se la squadra antitaccheggio blocca qualcuno, quanti colpi si verificano in un giorno, quali metodi vengono utilizzati. Il tutto nel tentativo di capire bene cosa succede una volta fermato il ladro.
All'ora di pranzo il primo vero assalto alle corsie: non è difficile che uno yogurt o un pacco di biscotti finiscano nella loro naturale destinazione ma prima di arrivare alle casse, mangiati di nascosto. Parmatoday ha visto una confezione di carne lavorata aperta e svuotata, chissà se consumata cruda sul posto o messa in tasca. Scatole vuote senza le lampadine, confezioni di parmigiano a cubetti aperte e merendine spacchettate. Secondo gli addetti ai lavori?rubano tutti, non solo i poveri o i barboni. Si trova di tutto: signore eleganti che fanno incetta di cosmetici, uomini in giacca e cravatta con bottiglie nascoste sotto il cappotto, bambini utilizzati dai genitori, tossici?.
C'e' il personale che gira tra gli scaffali, nei vari reparti. Tengono d'occhio la clientela. I settori più a rischio sono quelli dei salumi, dei formaggi, dei cosmetici e dei superalcolici. Se un cliente si guarda intorno, o tentenna, viene seguito. Se lo si vede mettersi qualcosa in tasca, si aspetta che arrivi alle casse e poi si avverte o il direttore o qualcuno alle barriere finali.
P.M.