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Cronaca

Tangenti Erzelli. Parmigiano in manette: 25 mila euro nel lavandino

Secondo l'accusa, tre professionisti dell'Aurora Costruzioni, tra cui il direttore tecnico E.C. di 42 anni, titolare dei lavori al polo, si facevano pagare 'mazzettè per avere gli appalti

C'è anche un ingegnere parmigiano, E. C. di 42 anni, ex-direttore tecnico di Aurora Costruzioni, tra le persone coinvolte nell'inchiesta su presunte tangenti pagate per la costruzione del polo tecnologico degli Erzelli a Genova. Sono stati sottoposti a misura cautelare 3 ingegneri e 1 imprenditore. Due sono in carcere, due ai domiciliari. I reati contestati sono associazione a delinquere finalizzata alla truffa e estorsione aggravata. L'indagine è dei carabinieri. Secondo l’accusa, i tre professionisti dell’Aurora Costruzioni, titolare dei lavori al polo, si facevano pagare 'mazzettè per avere gli appalti. Secondo quanto riferito dai carabinieri nella sua abitazione di Parma sarebbero stati trovati 25 mila euro, nascosti in una colonnina del lavandino del bagno.

Tangenti, secondo quanto appreso, sarebbero state chieste anche per pagare le ditte ad ogni stato di avanzamento dei lavori. Secondo quanto ricostruito dai militari del nucleo investigativo di Genova, i tre avevano anche costruito una società ad hoc affidata a un imprenditore (che di fatto svolgeva la figura di prestanome) che partecipava e si aggiudicava la costruzione delle opere. 

Gli altri arrestati sono: G. L., 38 anni, di Lecce ma residente a Como, che aveva il ruolo di responsabile della manutenzione degli impianti; C.A.F. 40 anni, di Napoli, responsabile delle opere di urbanizzazione, e un imprenditore savonese di 39 anni. Parte lesa è la società Ght che si occupa della costruzione del polo tecnologico di Erzelli a Sestri Ponente.

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