Tangenti, i sindacati: "La città si ribelli alla disonestà"
Cgil e Uil: "Ancora una volta il denaro dei contribuenti è finito nelle tasche di pochi disonesti amministratori e imprenditori, in barba ad ogni appello di conversione morale e rinnovamento etico invocata agli albori di questa tangentopoli"
"Al peggio sembra non esserci mai fine", è il commento di Cgil e Uil Parma ai nuovi sviluppi dell'inchiesta: "Ancora una volta il denaro dei contribuenti è finito, in misura che sarà interessante quantificare con precisione, nelle tasche di pochi disonesti amministratori e imprenditori, in barba ad ogni appello di conversione morale e rinnovamento etico invocata agli albori di questa tangentopoli". "Parma si ribelli al dilagare della disonestà", aggiungono i sindacati, che giudicano "inevitabile chiedersi, a questo punto, se per il bene della città sia auspicabile continuare ad essere governati da un'Amministrazione minata nella sua credibilità e tutt'altro che al di sopra di ogni sospetto". Per Fp-Cgil, Fp-Cisl e Uil Fpl "la sensazione di un'Amministrazione che si sta disgregando é molto più di un'impressione, bensì una certezza".