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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Tar, approvato l'emendamento che cancella la sede di Parma

La commissione Giustizia della Camera dei deputati ha approvato un emendamento secondo il quale dal 1 luglio 2015 si avrà la soppressione delle sezioni staccate del tribunale amministrativo regionale nei Comuni che non sono sedi di Corte d'appello, tra i quali c'è anche Parma

Giorni contati per la sede del Tar di Parma che, a meno di ulteriori modifiche nella normativa, sarà chiusa entro il primo luglio del 2015. Nella seduta di ieri la commissione Giustizia della Camera dei deputati ha infatti approvato un emendamento al decreto legge 90, secondo il quale dal 1 luglio dell'anno prossimo si avrà la soppressione delle sezioni staccate del tribunale amministrativo regionale nei Comuni che non sono sedi di Corte d''appello, tra i quali c'è anche Parma.

"Come parlamentari di Parma non possiamo dirci soddisfatti", commentano i deputati Pd parmigiani Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini, per i quali tuttavia la partita potrebbe non essere chiusa. "Si delinea un percorso che non porta, come nel precedente testo del governo, alla immediata chiusura. La nuova formulazione sposta il termine al primo luglio 2015 e prevede che le soppressioni siano operate sulla base di oggettive analisi dei costi delle sedi, delle economie ottenibili, della collocazione geografica e così via", spiegano. L'emendamento infatti prevede che entro il 31 dicembre il Governo, sentito il Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, relazioni al Parlamento sull'assetto organizzativo dei tribunali regionali analizzando fabbisogni, costi delle sedi e del personale, carico di lavoro e grado di informatizzazione.

"Abbiamo dunque una ulteriore occasione per ridiscutere dell'opportunità di mantenere nella nostra città una sede staccata del Tar- continuano i parlamentari- nella quale mettere in evidenza le diseconomie e le inefficienze che conseguirebbero dalla soppressione della sede di Parma e nella quale sara'' possibile proporre una nuova e più razionale definizione delle circoscrizioni". Ad esempio "con l'estensione di quella di Parma alla provincia di Modena, attraverso la quale il Tar di Parma, oltre al mantenimento del suo ruolo potrà alleggerire il carico della sede regionale".

Come è stato sollevato da più parti in questi giorni nella città ducale, la sede di Bologna infatti difficilmente potrebbe assorbire l'attività del Tar di Parma senza determinare un ingolfamento nel funzionamento della giustizia amministrativa, oltre che significativi aggravi di costi per i cittadini e per l''amministrazione. Dunque, concludono Maestri e Romanini, "occorrerà lavorare a questo obiettivo con grande convinzione da parte di tutte le istituzioni cittadine. Per quanto ci riguarda in occasione della votazione finale del provvedimento presenteremo un ordine del giorno per vincolare il Governo a rivedere la decisione".

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