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Cronaca

Tares, rincari sulla bolletta dei parmigiani e maggiori aumenti per le imprese

Notevoli i rincari previsti ed illustrati dall'assessore Gabriele Folli: + 7% per le utenze domestiche e + 14% per quelle non domestiche. I motivi che hanno determinato sinili aumenti sono diversi

È in arrivo una nuova stangata per i parmigiani: la Tares, la Tassa Rifiuti e Servizi che sostituisce la Tia (Tariffa d'igiene ambientale) e la Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani). La nuova imposta è entrata in vigore il primo gennaio di quest'anno e proprio per definirne l'entità, attraverso l'approvazione dell'apposito regolamento, si sono riunite in seduta congiunta le commissioni consiliari Bilancio e Ambiente.

Notevoli i rincari previsti ed illustrati dall'assessore Gabriele Folli: + 7% per le utenze domestiche e + 14% per quelle non domestiche. I motivi che hanno determinato sinili aumenti sono diversi. Da una parte il metodo di riscossione che adesso è interamente nelle mani dei Comuni, attraverso Parma Gestione Entrate, e che prevede un fondo rischi per le insolvenze che potrebbero gravare interamente sul bilancio comunale. Questo fondo è ovviamente costituito attraverso un ricarico sulla bolletta ed è per questo motivo che il Comune di Parma ha scelto di fissarlo al 4,8% (circa 1,8 milioni di euro), nonostante l'invito fatto dall'Anci a fissarlo al 7%. L'aumento è più alto per le imprese perché la Tares è un tributo e non una tariffa, quindi non sarà possibile per le aziende recuperare l'Iva che fino all'anno scorso era fissata al 10%.

Altro motivo di rincaro è stata l'introduzione della raccolta differenziata spinta in molti quartieri cittadini e per la quale si sono dovute sostenere spese di promozione e distribuzione dei nuovi bidoncini. Ciò ha comportato aumenti dello 0,85% per le utenze non domestiche e del 4,46% per quelle domestiche. Da sottolineare che tali costi di start up dovrebbero poi scomparire una volta che sarà terminato il processo  di diffusione della raccolta differenziata spinta in tutta la città.

Le uniche buone notizie arrivano proprio dall'esame dello stato di avanzamento del sistema di raccolta differenziata. "Ci siamo dati l'obiettivo - ha spiegato Folli - di essere pronti con la tariffazione puntuale a partire dalla metà del 2014. L'introduzione di questo metodo ci consentirà di rivedere la spesa dei cittadini in base all'effettiva produzione di rifiuti. Se riusciremo a rispettare questa tabella di marcia saremo il primo Comune italiano di queste dimensioni ad applicarla all'intera cittadinanza". La speranza è dunque che dal prossimo anno i rifiuti possano costare meno ai parmigiani, ma bisognerà tener conto del fatto che la Tares, introdotta nel 2012, scomparirà e arriverà al suo posto la Service tax, di cui ancora si sa poco o nulla.

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