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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro / Piazza Giuseppe Garibaldi

Regio, i lavoratori con la Giunta: "Non è il momento della fuga"

Incertezza dopo l'uscita di Banca Monte e la richiesta di un incontro con il sindaco i principali punti toccati nell'assemblea straordinaria. Oggi il Cda e il presidio dei grillini dalle 15

"Non è il momento della fuga". Così in un comunicato i sindacati SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL commentano la situazione in atto, a seguito dell'assemblea straordinaria dei lavoratori per discutere sulle sorti del Teatro Regio e dei suoi dipendenti. Un'uscita, quella della Fondazione Banca Monte, definita incomprensibile dai sindacati preoccupati per l'incertezza che pesa sui dipendenti. I timori di una paralisi alla vigilia del Festival Verdi e a pochi mesi dal 2013 sono legati al fatto che i cambiamenti in atto, invece di determinare un rinnovamento, possano provocare uno stallo.

I sindacati giudicano positivo l'operato della Giunta Pizzarotti in merito e chiedono un incontro a seguito della convocazione, prevista per il pomeriggio, indetta da Pizzarotti con Provincia, Fondazione Cassa di Risparmio Camera di Commercio e Fondazione Banca Monte. "Si chiede al Presidente che nel corso della giornata si renda disponibile ad incontrare la rappresentanza dei lavoratori per dare conto in tempo reale dell’evolversi della situazione".

L'esortazione è di una piena assunzione di responsabilità delle parti per evitare la deriva di uno dei principali simboli della città. "Si guarda con estrema attenzione critica alla riunione di oggi e si ritiene che sia arrivato il momento che le massime istituzioni della città si assumano la responsabilità per il futuro del teatro e dei suoi lavoratori", si legge nel comunicato diffuso. "I lavoratori stanno dimostrando grande responsabilità - commenta Silvia Avanzini, Slc-Cgil - chiediamo per questo che anche le istituzioni arrivino ad assumersi responsabilità concrete". La determinazione e l'impegno dimostrati dai dipendenti si unisce alla volontà di un rinnovamento a fronte di soli due mesi di lavoro garantiti dal Festival Verdi, sottolineano i sindacati. Espressa nell'assemblea straordinaria di stamane una preoccupazione condivisa con quanto dichiarato dal Presidente e dall'Assessore alla Cultura Ferraris per le uscite dei soci.

Una distanza netta, quella espressa dai lavoratori del Regio, da strumentalizzazioni politiche, nell'intendo di manifestare come unica volontà quella di arrivare a una conclusione positiva e in tempi brevi della vertenza per "giungere finalmente ad avere una nuova dirigenza entro i prossimi giorni che permetta al Teatro di lavorare. Il Regio è patrimonio di tutti e non un affare di pochi".

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