rotate-mobile
Cronaca

Tecnopali, è il giorno del fallimento I lavoratori, stesi a terra, 'celebrano' il funerale

Il 17 luglio 2015 verrà ricordata come la data dell'epilogo della storica azienda di Pizzolese, ma non è l'epilogo dei lavoratori che anche oggi hanno protestato davanti al Tribunale, mancano ancora 5 mesi di stipendio e la speranza è che il Giudice decida per l'esercizio provvisorio...

Tecnopali, un'altra azienda storica del tessuto economico parmense se ne va. Nella mattinata del 17 luglio l'azienda ha portato i libri in Tribunale per avviare la procedura di fallimento: ora spetterà il giudice decidere il destino della realtà produttiva di Pizzolese, stabilimento nel quale venivano prodotti pali utilizzati in tutta Italia e non solo. Oggi è l'epilogo della vecchia dirigenza della Tecnopali, accusata più volte dai lavoratori di non aver fatto abbastanza per tutelare i posti di lavoro e la realtà aziendale: è l'epilogo burocratico che finirà con una dichiarazione di fallimento.

Ma non è l'epilogo dei lavoratori, che anche oggi hanno protestato davanti al Tribunale di Parma a parte dalle 8 di mattina: nonostante i 5 mesi di stipendio a cui hanno diritto -dopo che il Ministero ha detto no alla Cassa Integrazione da febbraio ad oggi di cui alcuni lavoratori hanno già percepito gli anticipi. Gli operai, come sempre 'armati' di fischietti, pentole, striscioni e megafoni hanno fatto sentire la propria voce ancora una volta, per mostrare che non si arrendono e che hanno a cuore il futuro dell'azienda, oltre che quello delle loro famiglie.

INCERTEZZA SUL TAVOLO DEL 21 LUGLIO - Il 21 luglio è fissato un Tavolo istituzionale al Ministero dello Sviluppo Economico per discutere della questione Tecnopali, un incontro richesto dai sindacati e dai lavoratori fissato prima della decisione dell'azienda di portare i libri in Tribunale. L'incontro è stato confermato ma non si sa se si effettuerà, in assenza dell'azienda o se, compatibilmente con i tempi per le procedure di fallimento, con la dichiarazione di esercizio provvisorio, al Tavolo potrebbe sedersi il nuovo imprenditore, ma è soo un'ipotesi...

Un'ottantina di famiglie senza sostentamento che peseranno nella scelta del GIudice: l'esercizio provvisorio sarebbe la soluzione migliore per i lavoratori e per i sindacati, poichè darebbe maggiori garanzie sui compensi ancora da percepire e sulla possibilità di subentro -con l'affitto di un ramo d'azienda- di un imprenditore parmigiano che ha già presentato una manifestazione d'interesse e si è già presentato ai lavoratori, riuniti a Pizzolese. Con una bara di cartone posta sotto l'insegna del Tribunale di Parma i lavoratori hanno celebrato simbolicamente il funerale della Tecnopali, poi si sono stesi a terra sopra uno striscione, con tanto di musica funebre. 

Tecnopali, protesta davanti al Tribunale il 17 luglio

LA NOTA DEI LAVORATORI- "Dopo mesi di agonia giunge l'ora della resa dei conti, e si dichiara il fallimento. Ora ogni minuto in più darebbe il colpo di grazia definitivo ed irreversibile, facendo sfumare le commesse attualmente a portafoglio per un valore di oltre 18 milioni di euro, annullando il valore economico dell'azienda e riducendolo ad un mucchio di pietre e ferro da cui non si ricaverebbero né soldi per gli stipendi arretrati dei dipendenti, né quelli per onorare i creditori che avrebbero ulteriore danno oltre la beffa. I lavoratori e le loro rappresentanze auspicano che si assegni subito ad un imprenditore serio e disponibile l'esercizio provvisorio al fine di mantenere il portafoglio ordini e dare quella continuità produttiva che porterebbe lavoro e manterrebbe alto il valore dell'azienda al momento della vendita. Ci sono le commesse, gli impianti pronti a ripartire, un imprenditore interessato: le maestranze chiedono solo che le si lasci riprendere subito il lavoro".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tecnopali, è il giorno del fallimento I lavoratori, stesi a terra, 'celebrano' il funerale

ParmaToday è in caricamento