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Venerdì, 19 Aprile 2024
MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA

Tenta di picchiare la moglie e i figli con un bastone: in manette un indiano di 40 anni

In viale Vittoria, la polizia è intervenuta su segnalazione di un cittadino. L'uomo è ai domiciliari e a suo carico è stata attivata la procedura di Codice Rosso, procedura che prevede un trattamento preferenziale in determinati casi: entro tre giorni la persona offesa sarà ascoltata

Non è la cronaca di una tragedia soltanto perché una segnalazione al 113, con conseguente arrivo della Polizia sul posto, ha impedito a un uomo di 40 anni di origine indiana di scagliarsi contro la moglie e i figli in preda alla sua furia. I fatti risalgono alla sera del 27 agosto, intorno alle 19:30. In viale Vittoria l'uomo si è scagliato contro la moglie e i figli. Uno di questi si sarebbe messo in mezzo, per difendere la donna minacciata dall'uomo con gli occhi sbarrati, fuori di se e con atteggiamento minatorio nei loro confronti. 

I poliziotti sono intervenuti allontanando l’uomo per evitare che lo stesso potesse raggiungere fisicamente i propri familiari e far loro del male. Sul posto è arrivato anche l'autore della segnalazione che ha riferito ai polizotti di aver notato poco prima l’uomo armato di un ramo che aveva cercato di colpire la donna e uno dei bambini senza riuscirci. Aveva la colpa di essersi intromesso per difendere la madre, le sue urla lo avrebbero fatto desistere dal suo intento.

La donna, accompagnata in Questura con i propri figli ha sporto regolare denuncia nei confronti del marito. All’esito degli accertamenti il 40enne indiano è stato tratto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia e denunciato in stato di libertà per violenza privata. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato collocato in regime degli arresti domiciliari e contestualmente è stato attivato la procedura del Codice Rosso. Il codice rosso è una sorta di “sirena” che prevede un trattamento preferenziale in determinati casi. In pratica la polizia giudiziaria di fronte ad una notizia di reato di violenza domestica o di genere, acquisisce la notizia, la riferisce immediatamente al pubblico ministero il quale a sua volta, entro tre giorni, decorrenti dall’iscrizione della notizia di reato, dovrà ascoltare la persona offesa o assumere informazioni da chi ha denunciato tali fatti.

La velocità e l’immediatezza delle indagini avviene al fine di limitare, il più possibile condotte di violenza reiterata. Inoltre, è stato previsto un lasso di tempo maggiore per quanto concerne la possibilità di poter denunciare, ossia la persona vittima di violenza avrà 12 mesi rispetto ai 6 mesi previsti in genere dalla legge per poter denunciare Si rappresenta che la misura è stata adottata d’iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o provvedimenti analoghi.

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