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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tep, da febbraio biglietti degli autobus più cari: il costo sale a 1,20 euro

Giunta comunale e provincia applicano l'aumento dei biglietti dei bus, la singola corsa aumenta di 20 centesimi. Ulteriore novità, l'introduzione del biglietto giornaliero da tempo richiesto dai turisti.

Giunta comunale e provinciale applicano l’aumento dei biglietti dei bus, secondo le indicazioni della Regione e in seguito ai tagli del governo di 70 milioni di euro l’anno. Tutti i bacini provinciali della regione infatti si sono impegnati, all’interno del Patto della mobilità siglato a Bologna, a contribuire alla compensazione dei tagli (compensazione per larga parte tra l’altro effettuata anche dalla Regione con risorse proprie) adeguando le tariffe per i servizi su gomma. Gli aumenti delle tariffe, bloccati dal giugno 2005, scatteranno a febbraio.

In Comune - In linea con le altre città, dunque, della regione la singola corsa passa da 1 euro a 1,20, mentre più ridotti (circa il 14%) sono gli aumenti per gli abbonamenti. Complessivamente gli incrementi sono inferiori alla somma dei minori trasferimenti statali (1,2 milioni) e dell’indicizzazione Istat di questi cinque anni. Inoltre gli aumenti complessivamente sono inferiori a quelli in corso nelle regioni limitrofe, ad es. Liguria e Lombardia, ove si annunciano incrementi dal 20 al 40%.

Viene introdotto a Parma, dopo anni di richieste, specialmente da parte dei turisti, il biglietto giornaliero, che avrà importo pari a 3 euro, diventando concorrenziale con il biglietto ordinario oltre le due corse nella giornata. Di conseguenza, ed anche come risposta alla nota "razzia" degli unici biglietti giornalieri che esistevano, se acquistati agli scambiatori, viene portato a 2 euro il biglietto acquistato alle apposite macchinette nei parcheggi di scambio. Vi è l’impegno entro il 2011 di poter avere ulteriori 3 parcheggi di scambio, di cui il primo sarà quello della Villetta, e dal quale partirà fra gli altri anche il bus "navetta Oltretorrente" Linea 16.

In Provincia – Per la Provincia l’operazione è stata molto più complicata, perché chiamata a omogeneizzare i titoli di viaggio ai costi di tutte le altre Province dell’Emilia Romagna suddividendo le stesse per zone (tariffazione Stimer o "Mi muovo"). La manovra tariffaria per quanto riguarda i biglietti di corsa semplice extraurbana comporta complessivamente un aumento inferiore al 10%. Per tutte le zone oltre i 60 km la tariffa è stata calmierata a 4,70 euro, con un intervento economico diretto della Provincia che ha evitato di passare a tagliandi che avrebbero potuto toccare i 6,75 euro. Ancora di più sono stati contenuti gli aumenti tariffari rispetto agli abbonamenti mensili e annuali per gli studenti, ai quali è stata riservata grande attenzione: si tratta di aumenti che variano dall’1 al 15% circa.

Saranno inoltre ampliati gli interventi di sostegno a favore delle famiglie numerose e in difficoltà.

"Dispiace - commenta l’assessore alla Mobilità del Comune Davide Mora - dover procedere agli aumenti in un momento in cui la crisi economica è avvertita da tutti, ma, dopo di cinque anni di tariffe bloccate, le situazioni esterne ci hanno imposto questa misura. Abbiamo cercato di contenere l’aumento degli abbonamenti per fidelizzare l’utenza abituale e per dare la possibilità a Tep, con maggiori risorse, di mantenere alta la qualità dei servizi".

"Abbiamo fatto un importante lavoro di contenimento degli aumenti, riducendoli di circa 160mila euro sui 750mila previsti, agevolando gli abbonamenti e mostrando particolare attenzione alle fasce di territorio più lontane dalla città – spiega l’assessore provinciale ai Trasporti Andrea Fellini -. Per quanto riguarda i titoli di corsa semplice la scelta è stata obbligata, in quanto prevista dal patto regionale per la mobilità".

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