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Cronaca

Tep, un controllore: "Ci sono corse piene di studenti dove in 4 siamo pochi"

Un controllore risponde a Franco Savi: "C'è la questione sicurezza, di cui nessuno parla ma che, ahimè, è sempre più attuale. È appurato il fatto che le aggressioni ai controllori avvengono per lo più quando questi rimangono soli"

Tep. Franco Savi in un intervento del 24 febbraio denunciava il fatto di aver visto 4 controllori, più un'altra persona e l'auto aziendale, intervenire su un autobus per scovare una persona senza biglietto. "Non mi pare che in questo caso ci sia un corretto rapporto economico tra la lotta all’evasione e risultati ottenuti" scriveva Savi. Ma la realtà, sottolinea un controllore ed autista che lavora in Tep e che ha commentato la notizia riportata, è un'altra. 

"Mi fa piacere che il sig. Savi abbia a cuore le sorti del bilancio di Tep, azienda in cui lavoro da anni e nella quale svolgo anche la funzione di controllore oltre a quella di autista, ma non riesco a tacermi quando leggo notizie come quella appena riportata. Il Sig. Savi forse non sa che i controllori che svolgono la verifica a bordo in ambito extraurbano, nel loro turno giornaliero (mattino o pomeriggio), controllano 15/20 corriere negli orari più disparati, che possono andare dalle 6 del mattino alle 22 di sera e mi spiace che il sig. Savi non sappia, o faccia finta di non sapere, che ci sono tante corse piene di studenti e pendolari, sulle quali quattro controllori, a volte, sono fin pochi.

Certamente negli orari di "morbida" e su alcune corse "marginali" il numero può sembrare esagerato, ma non si può certo pensare di controllare solamente corse su cui viaggiano tanti utenti perché il numero di controllori è sproporzionato rispetto alle persone. Visto poi che il sig. Savi ironizza sulla presenza della macchina aziendale che "accompagnava" i controllori, gli vorrei far notare che, in ambito extraurbano, la macchina non è un lusso, ma un mezzo indispensabile per il lavoro dei controllori che possono così effettuare un numero adeguato di controlli durante la giornata senza dover aspettare per molto tempo le corse a loro assegnate.

Per quanto riguarda il fatto che la verifica possa diventare "inefficace" , vorrei rassicurare il sig.Savi del fatto che gli introiti derivanti dai controlli ripagano tranquillamente il lavoro dei controllori, senza contare dell'effetto deterrenza, difficilmente quantificabile, che però si ottiene con una continua e capillare verifica. In ultima analisi, ma sicuramente non come importanza, c'è la questione sicurezza, di cui nessuno parla ma che, ahimè, è sempre più attuale. È appurato il fatto che le aggressioni ai controllori avvengono per lo più quando questi rimangono soli, quindi, sig. Savi spero di averla convinta che anche a bordo dei bus, e quando si è costretti a scendere per terminare un verbale mentre gli altri stanno ancora controllando, sia meglio che i controllori rimangano sempre in coppia. Al massimo, visto che la vettura che guida senza pilota non è ancora pronta, potremmo, nel frattempo, prendere in considerazione una sua autocandidatura a guidare, a titolo gratuito, la macchina aziendale! Buona giornata!" 

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