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Cronaca

Tep, Dall'Olio: "Pizzarotti non vuole privatizzare, ma vende il 49% dell'azienda"

Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Nicola Dall'Olio, critica l'operato del sindaco e parla di incoerenza tra i proclami elettorali e le scelte fatte. A scatenare le ultime contestazioni c'è la vicenda Tep

Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Nicola Dall'Olio, critica l'operato del sindaco e parla di incoerenza tra i proclami elettorali e le scelte fatte. A scatenare le ultime contestazioni c'è la vicenda Tep e le dichiarazioni del sindaco, dopo l'accostamento tra la situazione di Genova e quella di Parma: "Pizzarotti ci dice che non ha “mai pensato di privatizzare il trasporto pubblico”. Non si capisce allora come si dovrebbe chiamare la vendita a privati del 49% di Tep", sottolinea Dall'Olio. Di seguito il comunicato stampa del consigliere del Pd.

"Il sindaco Pizzarotti, sempre più in difficoltà con le incoerenze del suo operato rispetto ai proclami elettorali e agli anatemi di Grillo, sta diventando un vero esperto in smentite, del tutto simile ai tanto disprezzati esponenti della vecchia politica che il suo MoVimento si propone di sostituire. Unica vera novità: ora le smentite arrivano via Internet, attraverso Facebook e Twitter.
 
Dopo l’inceneritore, che non aveva mai promesso di chiudere, con un nuovo post Pizzarotti ci dice che non ha “mai pensato di privatizzare il trasporto pubblico”. Non si capisce allora come si dovrebbe chiamare la vendita a privati del 49% di Tep, con diritto di nomina dell’amministratore delegato da parte del socio entrante, approvata in aprile con un bando di gara poi andato deserto. Operazione analoga a quella che intendeva fare il sindaco di Genova Doria contro cui si è scagliato Beppe Grillo scendendo in piazza per chiamare a raccolta il paese in una battaglia epocale “perché i trasporti sono un bene pubblico e nessuno deve arrogarsi il diritto di venderli ai privati”. Se per Grillo la cessione di quote ai privati è una sciagura perché allora non è venuto in piazza a Parma per bloccare la gara di Tep?
 
La verità è che l’amministrazione Pizzarotti, in tema di privatizzazioni e non solo (vedi inceneritore) fa l’esatto contrario di quanto dice Grillo, paladino un po’ strabico della gestione pubblica dei servizi locali. Sull’acqua, in barba alle mozioni del suo stesso gruppo consiliare, ha dato di fatto il via libera alla cessione nel 2015 alle banche creditrici delle azioni IREN, cosa che porterà alla perdita di ogni controllo sulle scelte di investimento e di gestione del servizio idrico; sui servizi all’infanzia, dopo avere promesso nel programma elettorale la chiusura della s.p.a. Parma 06, si è deciso di allungare da 12 a 13 anni il contratto in essere con il Comune; e sulla gestione della raccolta dei rifiuti, nonostante nell’ultimo Consiglio sia stata approvata una mozione del gruppo PD per l’affidamento a un soggetto totalmente pubblico, la Giunta, attraverso l’assessore Folli, ha fatto capire che si andrà verso un modello pubblico-privato secondo le stesse modalità seguite per Tep.
 
Piuttosto che smentire la realtà, Pizzarotti dovrebbe preoccuparsi di smentire il suo collega di partito On. Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, che ieri sulla TV nazionale, al programma dell’Annunziata, dopo aver concionato sulla coerenza politica del M5S rispetto agli altri partiti ha dichiarato che la Tep “non è una società di trasporto essenziale, ma uno dei tanti carrozzoni organizzati negli anni che si sta cercando di razionalizzare”. Una dichiarazione lesiva della dignità dell’azienda e di chi ci lavora che dimostra la totale ignoranza della realtà aziendale, una delle poche società di trasporto pubblico in Italia con bilanci in attivo, liquidità e capacità di investimento.
 
Su questo però Pizzarotti tace. Nemmeno un tweet, un post. Un vecchio politico vestito di nuovo che non difende nemmeno il proprio Comune contro affermazioni infondate e infamanti di esponenti nazionali del proprio partito. Se questi sono la novità, la città e il paese ne possono fare davvero a meno."

LA REPLICA DI BOSI. La gara a doppio oggetto pubblico-privato è stato l’unico tentativo possibile compiuto da questa Giunta per mantenere Tep in mani pubbliche. E questo Dall’Olio lo sa bene, ma in vista del Congresso del Pd deve tirare forzatamente acqua al suo mulino (tanto per parlare della politica coerente). Il Patto Stabilità voluto dal Pd e dal Pdl non permette al Comune di Parma di avere un servizio completamente pubblico in-house, anche se noi avremmo voluto mirare proprio a questo. E anche questo Dall’Olio lo sa, ma si guarda bene dal dirlo, dato che c’è di mezzo il suo coerente partito. Così l’Amministrazione ha pensato di creare un bando in cui il pubblico avrebbe mantenuto la maggioranza di Tep, mentre il privato sarebbe sì subentrato, ma in minoranza e soltanto per un periodo limitato di tempo, e con i profitti riutilizzati solo ed esclusivamente per i lavoratori Tep e per il servizio di trasporto al cittadino. Consigliere Dall’Olio, quando dà informazioni, le dia complete".

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