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Cronaca

Ferrovia Pontremolese, Bernazzoli non ci sta: "Rispettare gli impegni"

Il presidente della Provincia esprime disappunto rispetto alla decisione del sottosegretario Improta di spostare i fondi destinati al raddoppio della ferrovia, il 17 luglio tavolo in Provincia

"Serve chiarezza: il corridoio Tirreno-Brennero è un’opera strategica per il paese, come ci sembrava fosse già stato assodato, o no? Se alle parole non seguono poi i fatti c’è qualcosa che non va”. Non usa mezzi termini il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli, che esprime tutto il suo disappunto per la “situazione di sostanziale stallo” relativa al raddoppio della Ferrovia Pontremolese, parte essenziale del più ampio progetto Ti-Bre. Di fronte al “definanziamento” della tratta Parma-Vicofertile, deciso sulla base di una norma del precedente governo e confermato nei giorni scorsi dal sottosegretario alle Infrastrutture Improta in risposta a un’interrogazione della deputata Carmen Motta, il presidente della Provincia non ci sta: e pensa a un’azione comune di tutto il coordinamento interistituzionale sulla Ti-Bre.

“L’abbiamo già detto e lo ribadiamo: occorre rispettare gli impegni, e in questo caso non lo si sta facendo. Il sottosegretario Improta ha confermato che i 234 milioni di euro già stanziati per il raddoppio della Pontremolese nel tratto Parma – Vicofertile sono stati riassegnati ad altri interventi infrastrutturali: in questo modo si rischia di vanificare quello che è già stato fatto, che è tanto, e si mostra di non voler puntare davvero su un’opera fondamentale per lo sviluppo del nostro paese, fondamentale proprio nel suo essere direttrice di interesse europeo e internazionale per persone e merci e nel suo connetterci con parti del mondo in notevole sviluppo”, dice il presidente Bernazzoli, che ribadisce che “il rafforzamento della Pontremolese e dell’asse Tirreno-Brennero rimane uno degli obiettivi prioritari di questa amministrazione”

“Ora – continua Bernazzoli – servono chiarimenti definitivi da Governo e Rfi. E serve una presa di posizione comune per fare “massa critica”. Per questo ho ritenuto opportuno convocare il tavolo interistituzionale e interprovinciale il 17 luglio in Provincia: all’incontro sono invitati i rappresentanti delle istituzioni e degli enti dei territori coinvolti. In quella sede chiederò a tutti di prendere posizione nei confronti delle decisioni del governo, e valuteremo insieme i prossimi passi da compiere”.

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