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Cronaca

Tirreno-Brennero, Dall'Olio: "Il Ministero ha trasmesso al Comune l'atto citato da Autocisa?"

Il capogruppo del Pd chiede alla Giunta se "nel suddetto progetto esecutivo è ancora prevista la realizzazione della Variante S.P. 10 all'abitato di Viarolo ovvero se sono previsti, in sua sostituzione, altri interventi e quali"

In una lettera che Autocisa ha inviato ai Comuni coinvolti si fa riferimento ad un atto del Ministero delle Infrastrutture che ha approvato il progetto esecutivo della Tirreno-Brennero e si sostiene che i lavori inizieranno dal mese di settembre. Ad oggi, 12 agosto, nessuna comunicazione ufficiale tramite il sito internet è avvenuta e il capogruppo del Pd in Consiglio Dall'Olio chiede al sindaco e alla Giunta se la lettera è arrivata e se hanno avuto comunicazioni ufficiali dal Ministero rispetto alla Ti-bre. 

L'INTERROGAZIONE - Il sottoscritto consigliere comunale premesso che in base a quanto riportato dalla stampa, la società Autocamionale della Cisa S.p.A avrebbe comunicato per lettera ai Comuni interessati, tra cui il Comune di Parma, l’approvazione del progetto esecutivo del primo lotto funzionale del raccordo autostradale Tirreno-Brennero (Pontetaro – San Quririco) da parte del Ministero delle Infrastrutture con atto prot. n. 12647; che al momento in cui si scrive sul sito del Ministero non è stato ancora pubblicato alcun atto deliberativo in merito all’approvazione del progetto; considerato che l’11/02/2014 il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal gruppo consiliare PD (Raccordo autostradale Ti-Bre – Revisione opere complementari) che impegnava il Sindaco e la Giunta: ad attivarsi per verificare se, nelle more dell’approvazione del progetto esecutivo da parte del CIPE, sussistevano margini per evitare la realizzazione della tratta autostradale e destinare le risorse ad interventi di riassetto idrogeologico e di potenziamento dell’intermodalità ferro-gomma; a intervenire nelle sedi istituzionali deputate (Provincia, Regione, Governo, CIPE) e con gli altri enti locali e soggetti istituzionali coinvolti per rivedere le opere complementari e di compensazione del primo lotto del raccordo autostradale Ti-Bre ed in particolare per evitarela realizzazione della cosiddetta “Variante S.P. 10 all’abitato di Viarolo” (prevista dal progetto definitivo) e destinare le risorse previste ad interventi di mobilità sostenibile ed opere finalizzate a risolvere le criticità ambientali presenti in zona (sito contaminato denominato Area Vasta di Viarolo); che successivamente il Consiglio comunale ha votato, sempre all’unanimità, la delibera n.88 del30/10/2014 con la quale, sulla base di uno studio condotto dall’Università di Parma, si ribadiva la posizione espressa nella mozione per quanto concerne le opere complementari e si chiedeva aisoggetti istituzionalmente coinvolti (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Autocamionaledella Cisa S.p.A., Impresa Pizzarotti &C. S.p.A.) lo stralcio della “Variante S.P. 10 all’abitato di Viarolo” e la conversione delle risorse ivi stanziate in una soluzione tecnica alternativa meno impattante dal punto di vista ambientale ed anzi volta al miglioramento delle condizioni ambientali e di sicurezza dell’abitato di Viarolo e del sito sottoposto a bonifica ambientale (Area Vasta di Viarolo); chiede se corrisponde al vero quanto riportato dai giornali; se il Ministero ha trasmesso al Comune l’atto citato da Autocisa; se allo stato attuale sussistono le condizioni per dare avvio ai lavori del primo lotto del raccordo autostradale; se il committente ha sottoposto e illustrato il progetto esecutivo del raccordo autostradale e delle relative opere di compensanzione all’amministrazione comunale; se nel suddetto progetto esecutivo è ancora prevista la realizzazione della Variante S.P. 10 all’abitato di Viarolo ovvero se sono previsti, in sua sostituzione, altri interventi e quali; se le opere di mitigazione e compensazione del tratto autostradale previste dal progetto esecutivo sono ritenute congrue ed adeguate a mitigare e compensare gli impatti ambientali prodotti dalla realizzazione dell’infrastruttura sia in fase di cantiere che di esercizio; quali atti e quali azioni sono state intraprese dal Sindaco e dalla Giunta per corrispondere all’impegno della mozione citata in premessa di verificare se nelle more dell’approvazione del progetto esecutivo sussistevano margini per evitare la realizzazione del primo lotto del raccordo autostradale e destinare le risorse ad interventi di riassetto idrogeologico e di potenziamento dell’intermodalità ferro-gomma;

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