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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Torture, minacce e rapina su un 25enne: due arresti

Raid punitivo di spacciatori nigeriani: hanno chiuso nel bagagliaio dell’auto e picchiato per ore un presunto ‘ladro’ di stupefacente

Venerdì sera i Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente hanno arrestato per rapina, sequestro di persona e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente un 33enne ed un 25enne di origine nigeriana residenti a Parma.

L’attività nasce dalla richiesta di aiuto da parte di un 25enne cittadino nigerino che, dopo essere stato prelavato con la forza e chiuso dentro il bagagliaio di un’autovettura da 5 soggetti, è stato portato presso l’abitazione di un amico perché convinti che i due gli avessero sottratto dello stupefacente. Il 25enne è stato violentemente picchiato. Minacciato con una pistola, i delinquenti gli hanno intimato più volte di restituire quanto rubato. Non riuscendo nell’intento gli aggressori, prima di allontanarsi, si sono impossessati di tre collane d’oro, di uno smartphone e di una cospicua somma di denaro.

Dopo l'aggressione, la vittima assieme all’amico, ha chiesto aiuto ai Carabinieri che, dopo aver raccolto utili elementi per l’identificazione dei soggetti e l’individuazione dell’abitazione hanno proceduto ad una perquisizione alla ricerca di droga ed armi. Entrati in casa i militari hanno identificato due soggetti. La perquisizione ha consentito di ritrovare nella cantina, all’interno di un’intercapedine praticata nel controsoffitto in cartongesso il cellulare poco prima rubato, ulteriori smartphone, una bilancia grammo-metrica di piccole dimensioni, nonché una borsa di cellophane di piccole dimensioni all’interno della quale vi erano cinque involucri di cellophane contenenti confezioni di sostanze stupefacenti di tipo cocaina per un peso complessivo di oltre cento grammi e crack per un peso di oltre quindici grammi e una somma di denaro.

Accompagnati in caserma sono stati sottoposti a rilievi fotodattiloscopici. Entrambi, sia la vittima che l'amico aggrediti in precedenza, hanno riconosciuto il 33enne che aveva organizzato il “raid punitivo”, ma non hanno riconosciuto il complice, assente  durante l'aggressione. Ma dentro ci è finito per l'accusa di concorso nel reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti di tipo cocaina e crack. Il 33enne invece è stato tratto in arresto anche per il reato di rapina e sequestro di persona, in concorso con altri quattro soggetti in via di completa identificazione. 

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