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Cronaca

Tragedia di Pontetaro, il mistero della sbandata

Il destino dei 18enni a pochi metri da casa: saranno sentiti l'autista e l'accompagnatrice, già dimessi dall'Ospedale

Sarebbe arrivato a casa, altri cinquecento metri e sarebbe sceso dal pulmino davanti alla sua abitazione. La casa di Nathan Vincenzo Kolui era vicino al luogo della tragedia. Quella di Maane Anas, l’altro diciottenne deceduto dopo aver lottato in ospedale, era a Noceto. Poco distante. Nessuno dei due vi ha fatto ritorno, il motivo resta ancora da chiarire.

La dinamica dell’incidente non è ancora chiara, sull’accaduto sta indagando la Polizia stradale, che sta cercando di intercettare i motivi di quell’inspiegabile manovra. Nessuno al momento riesce a spiegarsi come abbia fatto quel pulmino entrato in collisione con il treno sui binari, perché abbia preso quella direzione.  In zona Case Rosi hanno sentito solo il terribile rumore dello scontro, prima il tentativo disperato del capotreno di evitare lo schianto la frenata accompagnata dal suono della sirena.

Perché il conducente ha improvvisamente deviato verso la parte destra della carreggiata, infilandosi in mezzo a due piloni del cavalcavia prima di raggiungere la strada ferrata?

Le ipotesi sono al vaglio della Procura della Repubblica, a partire dalle testimonianze dell’autista del pulmino e dall’assistente che era con lui, pronti a saltare fuori dal veicolo prima dell’impatto. Entrambi dimessi dall’Ospedale Maggiore, sono stati interrogati dagli inquirenti, che hanno già depositato gli atti nelle mani del Pm. Nei prossimi giorni sono attese delucidazioni su alcune situazioni, al momento poco chiare.

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