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Cronaca

Traiettorie esclusa dal Fus: lettera di Martino Traversa al Ministro Franceschini

Dopo l'esclusione della Fondazione Prometeo dai contributi del Fus, il Fondo Unico per lo Spettacolo, il presidente Martino Traversa, ideatore del progetto Traiettorie giunto a 25 anni di vita, ha annunciato un ricorso al Tar e una raccolta di firme

Dopo l'esclusione della Fondazione Prometeo dai contributi del Fus, il Fondo Unico per lo Spettacolo, il presidente Martino Traversa, ideatore del progetto Traiettorie giunto a 25 anni di vita, ha annunciato un ricorso al Tar e una raccolta di firme. Oltre a queste iniziative ha anche scritto una lettera al Ministro della Cultura Franceschini. 

LA LETTERA- "Onorevole Franceschini, le innumerevoli reazioni delle istituzioni musicali italiane, scaturite dalla decisione della Commissione Consultiva per la Musica del Suo Ministero di ridurre e in alcuni casi azzerare ilcontributo finanziario, testimoniano della consapevolezza che ad essere colpita è la cultura e il sistema musicale dell'Italia.

Diverse decine di prestigiose realtà musicali non saranno più in grado di sopravvivere, tanti festival e rassegne si vedranno costretti ad annullare concerti, iniziative didattiche, attività di ricerca e sperimentazione, con il rischio concreto di vanificare tanti anni di lavoro e disperdere un patrimonio di grande ricchezza del nostro paese.

Fra le iniziative più penalizzate vi è senz'altro Traiettorie, la rassegna internazionale di musica moderna e contemporanea organizzata dalla Fondazione Prometeo, che quest'anno raggiunge il traguardo straordinario dei suoi primi venticinque anni. Poiché questa meta assume un valore simbolico di grande rilevanza sul panorama internazionale, la Fondazione Prometeo ha deciso di celebrare questa ricorrenza attraverso l'ideazione del progetto triennale Polifonie.

Questo ambizioso progetto, unico in Italia per la sua portata e natura multidisciplinare, include la programmazione di 50 concerti nei prossimi tre anni, 50 nuove commissioni a compositori internazionali e la pubblicazione di una nuova rivista scientifica dedicata alla musica contemporanea dal titolo "Nuove Musiche".

Inoltre, in collaborazione con il Politecnico di Milano e la sua Scuola di Architettura e Società, verrà realizzata Parma Città delle Muse, un'iniziativa per la rilettura dello spazio contemporaneo e delle periferie urbane attraverso architetture effimere e innovative tecnologie multimediali. (Questo progetto di recente è stato presentato alla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Suo Ministero, ed è stato
accolto con grande entusiasmo).

La rassegna concertistica Traiettorie è una delle principali realtà nazionali ed europee dedicate alla musica moderna e contemporanea. Nata con il sostegno di Luigi Nono e Claudio Abbado, già Presidente Onorario della Fondazione Prometeo, con più di duecentocinquanta concerti all'attivo, nei suoi ventiquattro anni di esistenza si è caratterizzata per la sua dimensione europea, in virtù della partecipazione dei più importanti solisti ed ensemble internazionali. Il progetto artistico diquesta iniziativa si è concentrato sulla promozione della musica del nostro tempo di matrice europea, includendo quella di tipo elettroacustico e la musica elettronica, favorendone infine la produzione artistica attraverso la commissione a compositori di nuove opere e la realizzazione di numerose prime esecuzioni italiane e assolute.

Il programma musicale di quest'anno vede la partecipazione di alcuni fra i più rinomati interpreti ed ensemble musicali europei, a iniziare dallo straordinario pianista francese Pierre-Laurent Aimard che inaugurerà la rassegna presso il Teatro Farnese. Seguirà la presenza di Klangforum Wien, uno dei massimi ensemble specializzati nella musica del Novecento, e poi ancora Eduard Brunner con il Quartetto Prometeo, il duo Hae-Sun Kang - Varduhi Yeritsyan, il Trio di Parma, i Neue Vocalsolisten, il Quartetto Arditti, l'Ensemble Sillages, mdi ensemble, Accroche Note, un concerto con i giovani talenti del Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse di Parigi e lo straordinario gruppo Freiburger BarockConsort. Di particolare rilevanza due concerti dell'Ensemble Prometeo diretti da Marco Angius: il primo riguarda un doppio ritratto Gérard Grisey - Salvatore Sciarrino, il secondo concerto, realizzato in collaborazione con Windkraft Ensemble, è una dedica a Pierre Boulez per i suoi novant'anni.

Nonostante un programma musicale di tale ricchezza e altissimo livello degli interpreti, fra le celebrità più note in ambito internazionale, abbiamo appreso con grande tristezza l'esclusione della rassegna Traiettorie fra le iniziative sovvenzionate dal Suo Ministero.

Quando fu annunciato questo "nuovo corso" in molti avevamo sperato che quel "gap" con i paesi europei avesse finalmente le ore contate. Eravamo convinti che i criteri di selezione avrebbero premiato la qualità, l'innovazione, la ricerca, la produzione di nuove opere e la creatività giovanile, tanto per fare degli esempi. Ci siamo illusi, poiché nessuno di questi aspetti è stato preso in seria considerazione e ancora una volta sono prevalse altre logiche, tanto incomprensibili quanto estranee a quei criteri di valore e di qualità che è facile trovare nella nostra rassegna Traiettorie.

L'impostazione di un decreto ministeriale che assegna alla qualità il 30% della valutazione complessiva e al restante 70% parametri di natura quantitativa, non può che creare dei problemi. Risulta evidente che un modello di questo tipo non può essere applicato all’intero universo delle iniziative musicali, senza tenere in considerazione le differenze di genere, le specificità delle istituzioni, il loro ruolo nell’ambito della didattica e della sperimentazione, la funzione culturale svolta nei diversi contesti sociali e territoriali, dalle aree metropolitane fino alle periferie urbane. Quale Ministro di uno dei più importanti dicasteri della Repubblica Italiana, sono certo che avrà compreso a fondo il senso della “fragilità della bellezza”. Questa consapevolezza non riguarda in via esclusiva i beni culturali, ma vale anche per la poesia, la letteratura, il teatro e la musica.

A maggior ragione per la musica contemporanea e di ricerca, la cui qualità non può essere misurata attraverso criteri standard di natura statistica, o da una presunta capacità di riempire gli stadi. Non è questo che si può chiedere alla musica contemporanea. Ma nonostante tutto, questo genere di musica è fondamentale per lo sviluppo culturale di una nazione.

Non passa giorno senza che si proclamino l’importanza e le potenzialità della cultura che, in un momento di grande crisi, potrebbe e dovrebbe costituire una delle principali risorse del Paese. All’atto pratico, invece degli investimenti che sarebbero necessari per potenziare e valorizzare le diverse istituzioni musicali, assistiamo attoniti a una sistematica serie di tagli e, nel caso della rassegna Traiettorie, addirittura all’azzeramento del contributo.

Il notevole numero delle iniziative di valore che la Commissione Consultiva per la Musica ha deciso di non finanziare è la prova evidente di un collegio che riteniamo non abbia rispettato le linee programmatiche ministeriali, ignorando gli ambiti della musica classica e contemporanea, al punto che lo stesso Salvatore Accardo, nel commentare il decreto ministeriale, ha parlato di “ignoranza e lavoro di lobby” da parte di molti. Lo testimoniano i molteplici appelli sui social media, le decine, o forse è più probabile, centinaia di ricorsi che le istituzioni faranno.

Nel frattempo la rassegna Traiettorie, una delle più importanti iniziative europee nell’ambito dellamusica contemporanea, che nel 2010 ha ricevuto il premio “Franco Abbiati” per “l’impegno mostrato nei passati vent’anni nel seguire la produzione dei nuovi compositori, con esecuzionisempre contrassegnate da un segno stilistico di indubbio rilievo", non avrà alcun sostegno da parte dello Stato. L'esclusione assume un significato ancora più grave in relazione al fatto che quest’anno si celebra il XXV anniversario della rassegna: una ricorrenza eccezionale nel campo della musica contemporanea, che una Commissione competente e obiettiva non avrebbe potuto e dovuto trascurare.

Nella speranza che questa lettera possa servire a farLe comprendere la gravità della situazione che si è venuta a creare, e a scongiurare che questo decreto vada a minare le fondamenta dell'intero sistema musicale in Italia, con l'occasione Le invio i miei più cordiali saluti.
    

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