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Cronaca

Dai finti corrieri ai contratti 'firmati' per telefono: ecco perché non è difficile finire nella rete dei truffatori

Ecco come malviventi senza scrupoli tentano di entrare nelle nostre vite per sottrarci denaro, prendendo di mira le persone più fragili e indifese. A Parma segnalazioni e denunce in aumento

Dalle finte emal delle Poste ai falsi bonifici per l'Inps, dai finti corrieri Amazon alla truffa dell'abbraccio e i falsi addetti del gas. Non è difficile finire nella rete dei truffatori. Anzi. Sono sempre di più e più complessi i tentativi di truffa che vengono messi in atto, ogni giorno, a Parma e provincia. Spesso le vittime non le segnalano e non denunciano. Purtroppo è il meccanismo della vergogna a prevalere: in questi casi, anche se i truffatori riescono a rubare soldi e beni dal valore di migliaia di euro, la vittima, molto spesso anziana, non denuncia e magari non lo dice nemmeno ai figli. Fortunatamente spesso le vittime riescono a chiamare subito le forze dell'ordine, che è sempre la cosa migliore da fare in caso di dubbio. Ecco le tipologie di truffe più diffuse che si sono state messe in atto - a volte purtroppo con successo - a Parma e provincia negli ultimi mesi. 

Ecco come agiscono i truffatori 

I malviventi cercano di ottenere la fiducia e per farlo a volte si fingono appartenenti alle forze dell'ordine, altre volte si fingono parenti o conoscenti. Il maggior numero di truffe avviene all'interno delle abitazioni dove le persone si sentono più tranquille e abbassano le difese. Una della truffe più diffuse nella nostra provincia è quella del finto tecnico del gas. Si presenta alla porta, suona e sostiene che all'interno dell'abitazione c'è un pericolo "La casa sta per esplodere": In questo caso la vittima non ha la possibilità di fermarsi a riflettere. Un finto tecnico per esempio può dire: "C'è una fuga di gas non sente l'odore? Se la risposta è negativa il truffatore può ribattere: "Lei è assuefatta" e usare un finto strumento finto che suona e dovrebbe rilevare la presenza di gas. Poi la richiesta: vada a prendere tutti i gioielli e li metta all'interno del frigo perchè altrimenti l'oro si danneggia con la fuga di gas. Purtroppp spesso i truffatori hanno rubato, con questa modalità, migliaia di euro in denaro e gioielli. 

"Nelle vittime di truffa scatta spesso il meccanismo psicologico della vergogna - sottolinea il  Vice Questore Aggiunto Giuseppe Costa che sta tenendo alcuni incontri all'interno di alcun circoli a Parma proprio per prevenire le truffe - perchè la persona inizia a pensare: "Io mi sono fatta fregare con uno stratagemma così banale. Non riesco a capire come sia possibile". Quindi la persona si vergogna, non ne parla e non denuncia. E' un tipico meccanismo di difesa. I malviventi spesso approfittano della buona fede e dell'ingenuità di alcune persone, soprattutto anziane". 

La truffa dell'abbraccio 

Alcuni mesi fa in via Farini a Parma alcune ragazze si avvicinavano a uomini di una certa età per abbracciarli. Durante l'abbraccio le vittime si sono viste sparire orologi molto costosi, come per esempio alcuni rolex. E' una truffa diffusa in tutta Italia e che, periodicamente, viene messa in atto da alcune ragazze, magari di bell'aspetto, che tentato di raggirare uomini di mezza età. 

Il prelievo al bancomat 

Un altro tipo di truffa riguarda il prelievo al bancomat. Un anziano, dopo aver effettuato un prelievo per la pensione, è stato avvicinato da una persona ben vestita che ha detto: "Guardi le abbiamo dato più di quanto ha chiesto. Deve ridarci 200 euro". In alcuni casi l'anziana vittima ha preso i 200 euro e li ha dati al truffatore. La rete dei malviventi comprende anche questo tipo di truffe ai danni magari di persone anziane, in occasione del ritiro della pensione. 

Il 'Si' detto al telefono e il contratto firmato 

Una tecnica legale di sigla di contratti è l'accettazione attraverso la registrazione di alcuni 'Si' di conferma. Questa possibilità viene sfruttata dai truffatori per ottenere illecitamente la sottoscrizione di un contratto. Quando rispondiamo al telefono a persone sconosciute dobbiamo fare attenzione a cosa rispondiamo. Per esempio in alcuni casi il malvivente chiede: "Parlo con la tal persona?" "Si". Il truffatore, a quel punto, fa partire una registrazione del 'sì' per poter utilizzare la voce come conferma di un contratto mai proposto. 

Le truffe dei contatori nei condomini 

Un'altra truffa molto diffusa è quella del contatore all'interno dei condomini. E' uno dei modi in cui i malviventi cercando di entrare in casa. Il truffatore entra nelle aree comuni, legge il nome sul citofono e quello sul contatore e stacca la luce. "Il mio consiglio -  sottolinea Giuseppe Costa - è di non mettere il nome sui contatori ma di associarci un numero. "Signore sono un tecnico dell'Iren, per caso le risulta un guasto alla linea elettrica?" può dire a quel punto il malvivente. Il problema in effetti esiste ma perchè è stato lo stesso malvivente a staccare la luce. 

Le truffe via internet: i pacchi di Amazon 

Alcune truffe sono nate a partire dall'ingresso all'interno del condominio del malvivente che si finge un corriere di Amazon e chiede il pagamento di una somma di denaro. Episodi di questo tipo si sono verificati anche a Parma e provincia. Spesso se alla vittima non risulta di aver prenotato una spedizione il truffatore insiste dicendo che magari l'ha fatto qualche parente. "Io ho questo pacco da consegnare e ho bisogno che qualcuno paghi". E' successo anche questo: alcune vittime sono cadute nella rete in questo modo. 

Le mail pishing che cercano di 'pescare' l'utente 

Sono le tipiche mail che cercano di 'pescare' l'utente e di farlo entrare nella rete dei malviventi. Si sono verificati episodi di mail ricevute da un indirizzo mail di poste italiane dove l'unica elemento diverso dalla mail originale era il maiuscolo o il minuscolo della prima lettera, Posteitaliane.it invece di posteitaliane.it. "Il suo conto corrente risulta bloccato, vada a cliccare a questo link". In tutti questi casi si tratta di una truffa.

Attraverso una e-mail, solo apparentemente proveniente da istituti finanziari (banche o società emittenti di carte di credito) o da siti web che richiedono l'accesso previa registrazione (web-mail, e-commerce ecc.). Il  messaggio invita, riferendo problemi di registrazione o di altra natura,  a fornire i propri riservati dati di accesso al servizio. Solitamente nel messaggio, per rassicurare falsamente l'utente, è indicato un collegamento (link) che rimanda solo apparentemente al sito web dell'istituto di credito o del servizio a cui si è registrati.  In realtà il sito a cui ci si collega è  stato artatamente allestito identico a quello originale. Qualora l'utente inserisca i propri dati riservati, questi saranno nella disponibilità dei criminali.

Truffe: i consigli della polizia di stato 

Quando siete in casa

Fate attenzione che nessuno vi abbia seguito quando rientrate a casa, ricordando di non lasciare la chiave inserita nella serratura.
Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un'uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
Nel caso di finti appartenenti alle Forze dell’Ordine, prima di aprire controllate che in strada ci sia la vettura di servizio parcheggiata, capite bene il motivo della visita e provate a controllare dallo spioncino placche, tesserino e uniforme. In caso di dubbi contattate comunque il 113, per far fare un accertamento o per segnalare un’anomalia.

Gli Enti socio assistenziali (INPS O INAIL) non hanno personale operativo che fa telefonate o visite a domicilio a titolo di prevenzione, accertamento o per ragioni amministrative. Nessuna azienda di fornitura servizi manda funzionari a casa degli utenti. Le visite dei tecnici sono concordate e vengono comunicate all’utente specificando l’ora e il giorno della visita, oltre ai motivi. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi.

Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo, soprattutto in assenza di appuntamenti concordati, e nel dubbio contattate il 113. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente o per verifiche di impianti di qualsiasi tipo. Durante interventi manutentivi (idraulico, elettricista) fate in modo che ci sia una persona di fiducia che vi aiuti, per evitare di incorrere in truffe, furti o rapine. Evitate di tenere denaro o oggetti preziosi a portata di mano.

Quando vi trovate per strada

Diffidate sempre di chi vi chiama o vi ferma per strada con la richiesta di soldi per aiutare un vostro caro in difficoltà; queste persone sono molto abili a farvi credere di conoscere la vostra famiglia e a far leva sulla vostra sensibilità. Mai nessun vero poliziotto o avvocato potrà chiedervi qualcosa di simile. Se vi trovate in macchina, evitate di lasciare la vostra borsa sul sedile dell’autovettura, potrebbe essere asportata durante una simulazione di incidente o di danneggiamento dello specchietto e se dovete allontanarvi anche per pochi istanti dalla vostra auto ricordatevi di chiudere sempre lo sportello a chiave e di non lasciare incustoditi gli oggetti di valore. 

Fate attenzione alla truffa dello specchietto, dove il truffatore vi fa credere di aver urtato con la vostra auto contro il suo specchietto retrovisore, per poi farsi risarcire. Fate attenzione a improvvise manifestazioni di affetto da parte di estranei, siano essi uomini o giovani donne che cercano di abbracciarvi e a persone che vogliono vendervi oggetti preziosi per strada, sono sicuramente malintenzionati. Quando camminate sul marciapiede, per scoraggiare gli scippatori, portate le borse o borselli dal lato interno.

Evitate i luoghi affollati in particolare, se siete a bordo di autobus, non intrattenetevi in conversazioni con sconosciuti, potrebbe essere un’occasione per sottrarvi il portafoglio che, è bene ricordare, bisogna custodire in borse o zaini da tenere ben stretti e mai nelle tasche posteriori. Ricordatevi sempre di farvi accompagnare quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale.

Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione, anche se a parlare è una persona distinta e dai modi affabili. Se avete il sospetto di essere seguiti, entrate nel negozio più vicino e contattate il 113. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall'ufficio postale, con i soldi in tasca, ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.

Quando utilizzate il bancomat, fatelo con prudenza, facendo in modo che ci sia la presenza di una persona di fiducia: evitate di operare se vi sentite osservati. Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all'interno della banca o dell'ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. ​Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio in alternativa cercate un poliziotto o una compagnia sicura. Per qualunque problema e se non vi sentite al sicuro non esitate a chiamare il 113 e a richiedere l'intervento di una pattuglia.

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