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Cronaca

Turismo, calo del 30% rispetto al 2011. Incerti: "Colpa della crisi e della mancanza di eventi"

Dati alla mano Emio Incerti, presidente di Federalberghi, ha spiegato a ParmaToday come sia stata incisiva l'assenza di manifestazioni culturali o sportive negli ultimi due anni

Non è solo colpa della crisi. Una delle principali cause del calo di presenze per il settore alberghiero di Parma è la mancanza di una strategia progettuale efficace per quegli eventi che, nonostante la crisi, possiamo ancora permetterci di progettare. Dati alla mano Emio Incerti, presidente di Federalberghi, ha spiegato come sia stata incisiva l'assenza di manifestazioni culturali o sportive negli ultimi due anni:  "Se prendiamo in considerazione solo il primo trimestre del 2013 vediamo come rispetto al 2012 c'è una diminuzione di presenze del 10%, se poi prendiamo a confronto i primi mesi del 2011 parliamo di un calo de l 30%".

Le passate vacanze di Pasqua sono l'esempio più vicino per capire quali sono le cause di dati tanto allarmanti. "Le vacanze pasquali - ha spiegato Incerti - sono considerate da tutti come week end d'arte e le visite ai luoghi culturali vanno per la maggiore. Qui a Parma, per esempio, si poteva prendere in considerazione l'idea di fare diversi eventi nel corso dell'anno per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, invece tutte le manifestazioni verranno concentrate nel mese di ottobre".

Ma il turismo non passa solo dalla promozione e dalla valorizzazione del territorio, ci sono altri modi per risollevare l'economia del settore alberghiero. Ad esempio la realizzazione di convention bureau che attraverso i soggetti del territorio - come le Fiere, la Provincia e le associazioni - accrescano il settore congressuale di Parma. "Bisogna investire su questo tipo di marketing - ha sottolineato Incerti - perché la nostra categoria vive anche di questo. Nel corso della settimana, ad esempio, i nostri clienti sono soprattutto le aziende, mentre nel fine settimana c'è più che altro il turismo culturale. Ecco, se la crisi e l'assenza di eventi, influiscono sulle presenze nel week-end, allora bisogna puntare alla clientela business e creare un tipo di promozione del territorio che invogli le aziende all'organizzazione di grandi congressi a Parma".

Il nostro territorio è ricco di risorse culinarie e artistiche che possono essere facilmente abbinate alla promozione della città. Il punto far partire le iniziative: "Il Festival del Prosciutto - ha commentato Incerti - dovrebbe essere l'evento per eccellenza, invece noi perdiamo tempo a disquisire sul luogo in cui realizzarlo, se a Neviano o a Parma". Un'altra nota dolente è sicuramente quella che riguarda l'applicazione dell'imposta di soggiorno. Dal primo luglio anche il Comune di Parma tasserà, in base al numero di stelle, gli alberghi della città. "L'aspetto più grave di questa imposta riguarda la sua applicazione che non si estende in modo uguale su tutto il territorio nazionale, ma è a macchia di leopardo. Ciò significa - ha concluso Incerti - che Parma avrà costi più alti mentre nei dintorni le cifre saranno più basse. Se non si pensa a una strategia di che nel corso dell'anno rilanci la promozione del territorio, non ci saranno nuovi dati positivi".

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