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Cronaca

Uffici postali a rischio, Cardinali Lori e Iotti: 'Il Piano di chiusura è stato congelato'

I tre consiglieri regionali: “Grazie all'intervento di tanti soggetti istituzionali e non solo, il piano di chiusura di 10 piccoli uffici postali attivi nel parmense e la riduzione di orari per altri tre, è stata sospeso"

“Grazie all'intervento di tanti soggetti istituzionali e non solo, il piano di chiusura di 10 piccoli uffici postali attivi nel parmense e la riduzione di orari per altri tre, è stata sospeso. Ora, però, serve un ulteriore passo avanti e Poste Italiane deve tenere conto delle esigenze dei territori”. A sostenerlo, insieme al gruppo consigliare del Partito democratico in Regione, sono i tre consiglieri regionali eletti nel parmense: Alessandro Cardinali, Massimo Iotti e Barbara Lori che stanno lavorando da tempo per non far scomparire questo fondamentale servizio ai cittadini. 

GLI UFFICI A RISCHIO - In provincia di Parma, la scure era prevista per 10 uffici mentre per altri 3 si prospettava la riduzione degli orari con apertura giorni alterni. Più precisamente: Pastorello (Langhirano), San Vitale (Sala Baganza), Sivizzano (Fornovo), Basilicagoiano (Montechiarugolo), Coltaro (Sissa Trecasali), Costamezzana (Noceto), Gaiano (Collecchio), Mezzano Superiore (Mezzani), Riccò (Fornovo), Torrile, mentre a rischio di riduzione dell'orario Bore, Marzolara (Calestano) e Pellegrino. Per ora, il piano è congelato anche se non si conoscono ancora le prospettive future.

L'ATTENZIONE DELLA REGIONE - A portare la situazione del rischio di chiusura all'attenzione della Giunta Regionale è stato il Capogruppo Pd nell'assemblea regionale, Paolo Calvano, che ha presentato un question time firmato insieme a Sel. “La disponibilità del Governo regionale ad accogliere la nostra richiesta di incontro urgente con Poste Italiane per discutere il piano di riorganizzazione annunciato, è il segno tangibile di come la Regione condivida e faccia proprie le preoccupazioni espresse da singoli comuni, oltre che da Anci e Uncem”.

“SERVE UN CONFRONTO” - Alla preoccupazione dell'intero gruppo democratico si sono uniti anche i tre eletti a Parma che hanno annunciato di voler continuare a lavorare perché “Poste si sieda ad un tavolo per discutere delle situazione e provare a trovare una soluzione in grado di accontentare le comunità locali che da sempre contano su un servizio che è fondamentale per migliaia di cittadini”.

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