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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Unesco, ecco il logo per Parma Città della Gastronomia: vietato l'uso a fini commerciali

La mattinata del 26 gennaio è stato svelato il logo dell'Unesco, arrivato direttamente dall'Agenzia. Verrà costituita, secondo l'assessore Casa, tra circa un mese una Fondazione che coordinerà le iniziative

E' stato svelato stamattina, 26 gennaio, nella Sala di Rappresentanza del Municipio il logo dell'Unesco per Parma Città della Gastronomia. Il logo, che è arrivato direttamente dell'Agenzia, è stato mostrato al termine della prima riunione istituzionale organizzata per avviare la costituzione di un organismo, con tutta probabilità una Fondazione, che avrò lo scopo di gestire i progetti di Parma City of Gastronomy. L'assessore Cristiano Casa ha dichiarato ai nostri microfoni che per la costituzione della Fondazione dovremo aspettare circa un mese. 

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"Il significato è che abbiamo ricevuto dall'Unesco il logo ufficiale" ha detto l'assessore Casa - che ci caratterizzerà nelle nostre iniziative per Parma Città della Gastronomia. Credo che sia un momento importante da condividere con la città. Questo logo può essere utilizzato solo dal Comune di Parma e dall'organismo, probabilmente una Fondazione in partecipazione che coordinerà le varie attività nel momento in cui verrà costituito. Non può essere utilizzato a fini commerciali, per la promozione di ristoranti e di negozi. Stiamo valutando la possibilità di utilizzare solo la parte in cui è riportato il claim Parma City of Gastronomy. ovviamente definendo un regolamento e ci dovrà essere una richiesta ufficiale al Comune. Occorre costutuire lo scheletro dell'atto costitutivo e dello statuto nel momento in cui sono coinvolti Comune, Provincia e Regione; mi auguro che nell'arco di un mesetto si possa fare ma questo dovrà essere verificato nei prossimo giorni, parlando con i tecnici". 

“L'incontro di oggi – ha commentato il sindaco Federico Pizzarotti – è servito per mettere a punto le azioni concrete che faranno seguito alla designazione, individuando le priorità e i soggetti che daranno gambe ad un  progetto impostato su una rete di relazioni, sulla base di una road map condivisa, che ci permette di metterci subito al lavoro”.

“Dobbiamo proiettare questa straordinaria opportunità in campo nazionale e internazionale – ha affermato l'assessore regionale Simona Caselli – Se riusciamo a fare sistema, possiamo esprimere un potenziale molto forte, sfruttando la pluralità di saperi e strumenti di cui disponiamo, per dispiegare appieno il progetto di cultura del cibo che sta alla base della designazione che avrà valore per tutto il nostro territorio regionale”

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