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Cronaca

Università: il rettore è stato eletto con il trucco?

Secondo un'inchiesta de Il Fatto Quotidiano, Paolo Andrei avrebbe infranto la legge

Sembra non esserci pace per l’Università di Parma. Dopo lo scandalo sollevato dall’inchiesta Pasimafi (servita a sgominare un’ organizzazione a cui partecipavano dirigenti medici e manager del campo farmaceutico per pilotare il busines delle cure palliative e delle terapie del dolore) che ha coinvolto anche l’ex Rettore Loris Borghi nel maggio scorso indagato per abuso di ufficio (si dimette il 15 maggio ndr), ci sarebbero ombre sull’elezione del nuovo Rettore appena promosso.

Paolo Andrei, professore di Economia Aziendale nonché presidente della Fondazione Cariparma (che finanzia da quattro anni Università e Azienda Ospedaliera collegata) sarebbe stato “eletto con il trucco”, a leggere l’inchiesta condotta da Il Fatto Quotidiano che porta la firma del giornalista Davide Milosa. Secondo il quotidiano, Paolo Andrei non solo non poteva essere eletto per legge (per poter diventare rettore un professore deve avere lo status di tempo pieno nel momento in cui entra in carica; la sua richiesta di passare da tempo definito a tempo pieno è stata fatta tra luglio e agosto, periodo incompatibile per arrivare a novembre quando inizia l’anno accademico, con domanda che sarebbe stata da presentare sei mesi prima), ma non poteva neanche candidarsi (perché occupava la carica di presidente della Fondazione Cariparma). Conflitto di interesse a parte, a leggere le due pagine che Il Fatto Quotidiano dedica alla vicenda, l’Ateneo sarebbe andato contro il suo stesso statuto e contro la Legge firmata dall’allora ministro Gelmini: “Nel caso di passaggio dall’uno all’altro regime (da professore che passa da tempo definito a tempo pieno) la domanda è da presentarsi almeno sei mesi prima dall’inizio dell’anno accademico.

Adesso toccherà al Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli esaminare il caso.  

Università: "Tutti i candidati avevano i requisiti necessari" 

In relazione a notizie apparse oggi sulla stampa circa le elezioni del Rettore dell’Università di Parma, l’Ateneo rende noto che tutti i candidati possedevano i requisiti per il legittimo esercizio del diritto di elettorato passivo alla carica di Rettore ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e di Statuto ribadendo pertanto la correttezza di tutto l’iter procedurale.

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