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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Università, laurea ad honoris causa in Scienze Motorie a Vittorio Adorni

Da ieri Vittorio Adorni ha un nuovo titolo da aggiungere al suo palmarès: l’Università di Parma ha infatti conferito al grande campione di ciclismo, vincitore del mondiale nel 1968 a Imola la laurea magistrale honoris causa in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive ed adattate

Da ieri Vittorio Adorni ha un nuovo titolo da aggiungere al suo palmarès: l’Università di Parma ha infatti conferito al grande campione di ciclismo (vincitore del mondiale nel 1968 a Imola, 89 vittorie all’attivo da professionista) la laurea magistrale honoris causa in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive ed adattate. La cerimonia si è tenuta al Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme, dove proprio in questi giorni sono in corso di svolgimento i Campionati Nazionali Universitari (CNU).
 
“Vittorio Adorni, colui che abbiamo imparato a conoscere come il “campione gentiluomo”, è l’antesignano dello sportivo contemporaneo, un esempio per tutti voi che siete al contempo sportivi e studenti universitari: Vittorio Adorni ha avuto una visione di lungo periodo riuscendo a costruire la propria figura di campione iridato, quindi di allenatore, di manager, di giornalista e di commentatore tecnico”, ha detto il Rettore Loris Borghi rivolgendosi agli studenti-atleti dei CNU in platea. “Con questa laurea a Vittorio Adorni – ha poi aggiunto il Rettore - desidero che si riaffermi la cultura dello sport, non come sterile culto della prestazione, ma come approccio culturale, scientifico e formativo mai disgiunto da quelle passioni che riecheggia l’epopea del ciclismo di cui Vittorio Adorni è stato protagonista”.
 
La motivazione della laurea honoris causa è stata letta da Marco Vitale, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche, Biotecnologiche e Traslazionali – S.Bi.Bi.T: “Vittorio Adorni – ha spiegato - non è solo stato un grande campione del ciclismo, ma anche un educatore allo sport, allenatore e studioso della tecnica sportiva, e amministratore pubblico nel settore dello sport”.
 
La “laudatio” è stata invece affidata, con scelta peculiare rispetto alla tradizione, a una figura extra-accademica: il Direttore della “Gazzetta dello Sport” Andrea Monti. “Conta più di tutto l’anima di Vittorio – ha affermato Monti nel suo intervento - quell’intelligenza ironica che si porta in giro in bici e nella vita, quella ducale bonomia che eredita dalla città, Parma ovviamente, che gli ha dato i natali nel 1937 e che ancor oggi lo ama come un figlio illustre che ha saputo diventare padre altrettanto illustre con discrezione, senza burbanza: padre di una magnifica famiglia, padre del ciclismo italiano e persino padre della storia patria per quella porzione trascurata ma non trascurabile che riguarda lo sport”.
 
Lui, Vittorio Adorni, nella sua lectio doctoralis ha ripercorso a grandi tappe la propria carriera. “Molti, ancora oggi, mi chiedono come ho fatto a diventare un campione. Non credo che esista in proposito una ricetta, almeno per quanto mi riguarda. Però guardandomi indietro e spesso interrogandomi, devo riconoscere di essere andato sempre controcorrente, pagando magari di tasca mia ma temprando il carattere ad affrontare i più duri sacrifici. Lo sport ha rappresentato il primo, importante passo della mia vita. Poi la comunicazione attraverso la televisione, che allora disponeva soltanto di un canale pubblico, quello della Rai. Quindi il Panathlon International che mi ha permesso di "vivere" la realtà dei grandi avvenimenti sportivi in un ruolo al vertice, quindi il mondo dell'Olimpiade con la commissione culturale, un altro gradino importante, essenziale”.
 
Nel corso della cerimonia, condotta da Marco Caronna, sono intervenuti anche il vice presidente del CUSI (Centro Universitario Sportivo Italiano) Eugenio Meschi, che ha brevemente tratteggiato la figura di Adorni “dalla periferia di Parma a protagonista dello sport”, e il presidente del CUS Parma Michele Ventura, che ha definito “un grande onore” per il CUS il conferimento della laurea a Vittorio Adorni in occasione della sessantanovesima edizione dei CNU.
 
L’evento è stato arricchito da alcuni contributi video sulla carriera di Adorni e impreziosito da brani musicali originali composti ed eseguiti da Alessandro Nidi. Emozionante per la platea, in particolare, il video “Il corridore”, realizzato da Marco Caronna e musicato da Alessandro Nidi. 

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