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Cronaca Valmozzola

Valmozzola, frana la cava di talco: ostruito il ponte sul Rio delle Marne

L'assessore alla Viabilità della Provincia, Andrea Fellini: "La viabilità ora è scorrevole ma la preoccupazione è che il movimento franoso chiuda completamente la luce del ponte e si riversi sulla strada"

valmozzola-frana-ponteE’ una frana importante quella che sta ostruendo la luce del ponte sul Rio delle Marne nel comune di Valmozzola. Si è staccata a circa 3 chilometri dalla provinciale, nel vallone del rio Delle Marne, in corrispondenza di una vecchia cava di talco. Sul posto si è recato nel pomeriggio l’assessore alla Viabilità della Provincia, Andrea Fellini che ha raggiunto i tecnici del Servizio provinciale Viabilità attivi da ore con due mezzi movimentazione terra per tenere pulita la luce del ponte.

“La frana è di vaste dimensioni e il fronte sta interessando la strada provinciale 308R di fondovalle. La viabilità in questo momento è scorrevole, ma la preoccupazione è che il movimento franoso chiuda completamente la luce del ponte e si riversi sulla strada – spiega Fellini - Siamo intervenuti immediatamente come servizio e contestualmente ho allertato il comitato provinciale di Protezione Civile perché stanotte i lavori dovranno continuare. Stanno arrivando sul posto i volontari con una roulotte e una torre faro in modo da installare il presidio notturno e tenere monitorata costantemente la situazione.

Ammontano a 3 ml di euro le risorse che saranno stanziate per la prima copertura dei danni provocati dall’alluvione che il 15 e 16 giugno colpì pesantemente la zona ovest della Bassa parmense e in particolare i comuni di Fontanellato, Busseto, Soragna e Fontevivo.

Ieri infatti il commissario dell’emergenza Vasco Errani ha comunicato la propria soddisfazione per la firma dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3911, concernente quegli eventi atmosferici e le violente mareggiate verificatesi nel marzo 2010 in Emilia Romagna. Come sottolineato dallo stesso presidente Errani l’ammontare delle risorse proviene per la metà del Fondo della Protezione Civile, mentre grazie alla rimodulazione di precedenti economie di piani regionali per la messa in sicurezza del territorio la Regione ha potuto mettere a disposizione un ulteriore milione e 500 mila euro.

“Un risultato concreto e positivo – dice il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli ringraziando la Regione per la collaborazione sviluppata con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile e le strutture regionali per la ricerca delle risorse – Sono finanziamenti importanti stanziati in tempi ragionevoli e che serviranno per proseguire gli interventi che anche la Provincia ha avviato nei territori colpiti. Abbiamo seguito con molta attenzione questa vicenda. Vista la stima dei danni, che per la nostra Provincia ammonta a oltre 8 ml di euro, è chiaro che non saranno sufficienti, e che occorreranno altri provvedimenti per reperire ulteriori finanziamenti”.

Quello che accadde in quei giorni fu un evento davvero eccezionale. Più di 130 mm di acqua in 4 ore si è abbatterono sul quadrilatero che sta fra il Taro e il confine con Piacenza, il Po e la via Emilia. Un nubifragio che ha messo sotto stress tutto il reticolo idrico della zona e sopratutti i canali che tracimarono. A Fontanellato accadde il problema più serio al “Cardinal Ferrari”, l’ospedale che ha circa 130 pazienti di cui una trentina gravi e tenuti in vita grazie al respiratore artificiale, dove l’acqua è arrivata velocemente facendo saltare l’impianto elettrico.

“E’ stato avviato nelle scorse settimane un tavolo tecnico – spiega Bernazzoli -  per valutare il monitoraggio dello stato di sezione dei cavi che interessano l’abitato di Fontanellato e la eventuale realizzazione di una cassa di espansione sul cavo Ramazzone in modo da evitare in futuro fenomeni che hanno arrecato danno e messo a rischio strutture nel comune.”

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