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Cronaca

Varato nella palestra comunale di Moletolo il nuovo centro vaccinazioni

La dottoressa Sodano spiega come sarà orgnanizzato il centro: "Un'estensione di 1500 metri, con 20 ambulatori, due turni tutti i giorni, saranno vaccinate 2.400 persone al giorno. Le 'varianti'? Situazione sotto controllo"

Sarà allestita in una palestra comunale del centro sportivo di Moletolo una nuova sede di Parma dedicata alle vaccinazioni contro il coronavirus.  Un centro che opererà tutti i giorni per due turni da 6 sei ore ciascuno. Con 106 operatori impegnati, ci sarà l’esigenza di richiamare in servizio anche i medici che sono andati in pensione, oltre a velocizzare l’opera di formazione degli specializzandi. Ci sarà bisogno di tutti. “Gentilmente su concessione del Comune di Parma abbiamo finalmente avuto in gestione un ampio locale che corrisponde ad una palestra nel centro sportivo di Moletolo – dice Natalia Sodano, dirigente medico, direttore del dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Parma –. Siamo soddisfatti, lo spazio perché copre un’estensione di 1500 metri, sarà organizzata in 20 ambulatori che lavoreranno su due turni tutti i giorni, una volta che sarà ovviamente partita questa seconda fase”.

Dottoressa, come sarà organizzata questa campagna vaccinale?

“Dal punto di vista pratico, tutti questi locali sono stati e saranno allestiti a carico nostro, saranno tutte spese che sosterrà il servizio dell’Ausl. Il locale risponde pienamente ai requisiti che abbiamo indicato nel bando: è accessibile, ha gli spazi accessori, risponde ai requisiti di viabilità e rispetta perfettamente, sia nelle dimensioni che nei criteri, le norme che consentono di non creare assembramenti. Oltre a essere dotato di quegli spazi accessori, dei servizi igienici, dei depositi e tutto quello che serve a questo tipo di locali che chiamiamo operativi per il funzionamento. Sono dei veri e propri ambulatori, in grado di raccogliere  numerose prenotazione per consentire la vaccinazione”.

Quante persone potranno essere vaccinate al giorno?

“Quando il centro vaccinale lavorerà a pieno regime conterà sulle 2.400 persone al giorno, quindi un numero considerevole e ovviamente sarà considerevole anche il numero di operatori coinvolti”.

Quando sarà possibile cominciare con la vaccinazione?

“Si tanno ultimando gli allestimenti, siamo in fase di conclusione, poi il processo organizzativo a breve sarà ultimato. Sarà attivato, così ci prepariamo in questo modo ad affrontare la fase successiva. La cosiddetta fase due. Poi ci sarà la fase tre e così via, sarà completata la fase di vaccinazione”.

Si può dire che il virus fa meno paura?

“Sicuramente, il fatto di disporre di vaccini, diciamo al plurale perché ovviamente si sta arricchendo la rosa, fa ben sperare. Siamo assolutamente attenti al discorso delle varianti quindi anche su questo c’è un monitoraggio continuo”.

A che punto siamo rispetto alla pandemia?

“Direi che andiamo lentamente verso una fase di evoluzione, diciamo così, positiva rispetto a questa pandemia che ci interessa dall’anno scorso”.

Le ‘varianti’ possono eventualmente far saltare il banco?

“Direi di no, credo che la situazione sia sotto controllo e la vaccinazione sicuramente aiuta al momento a coprire anche questa esigenza di tenere monitorati gli sviluppo del virus”.

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