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Cronaca

Verso il lockdown di Natale: coprifuoco e stop agli spostamenti tra regioni

E' questo l'orientamento prevalente che contraddice le indiscrezioni dei giorni scorsi: ecco perchè

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte vuole firmare il Dpcm delle regole di Natale 2020 entro il 2 e non il 3 dicembre. Anticipare di un giorno la scadenza del precedente decreto ministeriale in teoria servirebbe a evitare il vuoto legislativo della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma oggi soprattutto si registra un dietrofront sulle deroghe per anziani, nonni, genitori e figli. Rispetto a quanto scritto nei giorni scorsi, il governo si starebbe orientando verso un lockdown totale di Natale con la conferma del coprifuoco e lo stop agli spostamenti anche tra regioni gialle. Mentre si ragiona ancora attorno alla possibilità di permettere qualche (piccola) eccezione per affetti stabili, ricongiungimenti familiari e congiunti. Ma solo in alcuni casi specifici. 

La scelta che contraddice le indiscrezioni dei giorni scorsi è emersa ieri in serata dopo la riunione di Conte con i capidelegazione di maggioranza e prevede il blocco totale alla mobilità tra le regioni con l'esclusione della possibilità per i residenti di tornare a casa per limitare l'esodo natalizio, anche se le stesse fonti confermano che la discussione sarebbe ancora aperta e ci sarebbe sul tavolo la possibilità di una deroga per chi abbia il domicilio in una regione diversa da quella di residenza o per alcuni casi di ricongiungimento familiare. In più lo stop agli spostamenti tra Regioni gialle potrebbe valere non dal 4 dicembre ma a partire da un'altra data ancora da definire. Ecco i punti significativi: 

  • negozi aperti fino alle 21 per evitare assembramenti e scaglionare quindi gli ingressi;
  • i ristoranti restano chiusi dalle 18 e il blocco dovrebbe diventare totale nelle festività; di sicuro saranno chiusi nelle zone arancioni a Natale e Santo Stefano;
  • lo spostamento tra regioni sarà possibile solo per residenti nella regione che si vuole raggiungere e diversa da quella da cui ci si muove. 

L'ipotesi che oggi sembra prevalere, quindi, è che il coprifuoco resterà in vigore allo scopo di prevenire gli spostamenti e i "rigoristi" del governo puntano a conservarlo alle 22 anche per tutte le feste, senza eccezione alcuna, né perla Vigilia di Natale, né per l’ultima sera dell’anno.

Per quanto riguarda cenone e veglione, è comunque confermato che il governo userà la formula del "fortemente raccomandato" per la regola delle 6 o delle 8 persone a tavola. Per quanto riguarda le messe, il governo chiederà di celebrare più funzioni nel corso delle giornate festive proprio per evitare assembramenti fuori e dentro le chiese. Un orientamento che spiega anche quanto detto giovedì dal ministro Francesco Boccia alle Regioni, circa la necessità di contenere tutte le attività entro le 22 inclusa la messa di Natale (sul punto un'interlocuzione è in corso con la Cei). Si potranno invece raggiungere le seconde case. 

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