Via Liguria, polizia e carabinieri in antisommossa sgomberano la palazzina occupata da 11 anni
Nelle due palazzine c'erano 14 persone, tra cui 3 nuclei familiari senza minori. In corso trattative per trovare una soluzione d'emergenza. La Rete Diritti in Casa incontrerà l'assessore Brianti
E' in corso lo sgombero dell'edificio occupato di via Liguria a Parma. Sul posto le forze dell'ordine, in particolare carabinieri, polizia e finanza in tenuta antisommossa. Le operazioni di sgombero sono state portate a termine senza particolari problemi dal punto di vista dell'ordine pubblico. Sul posto anche i dirigenti della Digos.
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All'interno delle due palazzine occupate, al momento dello sgombero, c'erano 14 persone, tra cui 3 nuclei familiari senza minori. Sono in corso trattative con il Comune di Parma per cercare di trovare una soluzione d'emergenza per le persone che ora si trovano senza casa. Sul posto anche gli attivisti della Rete Diritti in Casa che, nel corso degli ultimi mesi hanno avviato una trattava con il Comune di Parma e la Prefettura per cercare una soluzione abitativa per le persone presenti all'interno delle abitazioni.
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L'edificio era stato occupato nel 2012 da alcune famiglie senza casa dopo lo sgombero degli stabili via Bengasi. Si tratta di una palazzina di due piani all'angolo con viale Tanara.
Bocchi (FDI) sullo sgombero
Priamo Bocchi di FDI interviene sullo sgombero della palazzina di via Liguria: "Desidero esprimere la soddisfazione per lo sgombero della palazzina occupata, oggetto mesi fa di una mia interrogazione in consiglio comunale, e il ringraziamento a forze dell'ordine e magistratura. Finalmente, dopo 11 anni di occupazione abusiva, è stata ripristinata la legalità e l'anziana proprietaria potrà tornare in possesso del suo immobile. Ora non resta che fare la conta dei danni subiti, ripristinare le condizioni di sicurezza degli impianti (sollecitate vanamente in passato dai Vigili del Fuoco) e ristabilire le normali condizioni igienico sanitarie di un luogo che tanti problemi ha causato al vicinato. Ricordo che in questi anni c'è stato chi per inerzia o imperizia ha tollerato tale situazione e di fatto agito come fiancheggiatore di un illecito conclamato: basti pensare al fatto che il comune ha concesso ai 15 occupanti abusivi la residenza anagrafica presso lo stesso immobile. Sul tema interviene anche l'on. di FDI Gaetana Russo: "Fratelli d'Italia ha depositato una proposta di legge che sostituisce l’attuale articolo 634 del Codice penale e prevede la reclusione da 4 a 6 mesi con una multa da 2mila a 10mila euro per chi spoglia qualcuno del possesso o della detenzione di cose immobili. Nel secondo comma vi è un’aggravante che se questi fatti sono commessi in danno di una civile abitazione o delle sue pertinenze, la reclusione prevista sarà da 5 a 9 anni e la multa prevista, da 5 a 25mila euro. Non possiamo tollerare che il diritto alla proprietà continui a essere calpestato”. nella proposta di legge di Fratelli d’Italia è previsto che, nell’ipotesi di flagranza di reato, la polizia giudiziaria intervenga per impedire che tale reato sia portato a ulteriori conseguenze. Qualora questo fatto avvenga a danno di immobili, una volta che è stata acquisita la notizia di reato, l’autorità giudiziaria entro 48 ore provvede al sequestro preventivo dell’abitazione, dispone lo sgombero e l’immediata restituzione dell’immobile al legittimo proprietario."