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Cronaca Pablo / Via Savani

Via Savani, i cittadini percepiscono più 'sicurezza': ma resta la marginalità sociale

Parmatoday ha fatto un giro nella zona per capire quale fosse la situazione in una di quelle che era individuata come una delle vie dello spaccio di Parma. Per i cittadini che abbiamo incontrato il tema sicurezza è meno grave del passato ma la povertà resta: materassi e un'abitazione pericolante abitata da chi non ha alternative

Sembra tornata tranquilla la situazione in via Savani dopo che i cittadini, organizzati nel Comitato antidegrado Pablo, hanno organizzato una sorta di controllo autonomo della zona, iniziativa che ha creato non poche polemiche con la Prefettura di Parma, che aveva considerato le ronde un evento “pericoloso e illegale”. Oltre alla questione della sicurezza, camminando in queste strade, si percepisce la marginalità sociale alla quale sono costrette alcune categorie di persone che vivono in quartiere: materassi a terra sotto il sottopassaggio e un'abitazione pericolante dove vive chi non ha un'alternativa alla strada. 

Parmatoday ha fatto un giro nella via nella mattinata del 25 gennaio. Qualche tempo fa bastava fermarsi a un angolo o sul marciapiede per ricevere proposte da spacciatori che offrivano vario genere di droghe.

C'è da dire che oggi, oltre al traffico di auto, la via era poco frequentata, per lo più in giro c'erano avventori dei bar e di qualche negozio. Abbiamo parlato con alcuni commercianti per capire quale fosse la situazione della zona. “Ultimamente non abbiamo più visto capannelli di spacciatori - spiegano dal minimarket – Come esercizio non abbiamo mai avuto grossi problemi perché alle 20 chiudiamo e andiamo via, ma è capitato che la mattina fuori dal retrobottega che si trova sotto i portici della piazzetta, avessimo trovato numerose siringhe, lacci emostatici e anche tracce di sangue. Subito abbiamo segnalato la cosa ai vigili che sono venuti a verificare. Questo succede perché sotto ai portici c'è poca luce e si possono creare situazioni favorevoli a chi vuole venire qui per nascondersi. Devo dire che è da qualche tempo che non abbiamo più riscontrato questo problema”. A poca distanza, proprio sotto ai portici sta per aprire una nuova attività, un centro estetico, la cui futura titolare ha spiegato di non essere spaventata dalla zona, perché ha sempre lavorato nel quartiere e non intende spostarsi ora.

Via Savani, tra sicurezza e marginalità sociale

Il disagio però si percepisce alla fine della via, sotto il cavalcavia che porta all'incrocio con strada dei Mercati. Sporcizia e odori forti che provengono dalla piccola galleria pedonale che evidentemente qualcuno ha preso per una toilette pubblica lontana da occhi indiscreti. Prima del cavalcavia scritte sui muri e un materasso abbandonato in un angolo della strada sembrano i sintomi di difficoltà legate non solo alla sicurezza ma anche al malessere sociale. 

La percezione più accentuata della sicurezza comunque si sente anche nelle parole di alcuni baristi di via Savani che affermano che dopo l'inizio delle ronde il problema dello spaccio è stato praticamente debellato e che la situazione sia per le persone che per gli esercizi commerciali è molto più tranquilla.

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