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Cronaca Molinetto / Vicofertile

Vicofertile, inaugurati 18 nuovi alloggi popolari

"Questo è l'ultimo edificio di un comparto di edilizia popolare - ha affermato il sindaco Pizzarotti - un'ulteriore opera non finita ereditata dalla precedente amministrazione, che siamo finalmente riusciti a completare"

Sono 18 gli alloggi di Edilizia Residenziale Sociale di via Zilioli 10, a Vicofertile e sono gli ultimi in consegna. Si tratta del tassello finale di un progetto di ampio respiro, voluto dal Comune di Parma e avviato grazie al finanziamento della Fondazione Cariparma, che risponde al tema  dell’emergenza abitativa.

I 18 alloggi, infatti, completano il progetto iniziale della Società Casadesso: dei totali 122 alloggi che insistono nel comparto di via Spadolini (ex Budellungo) e di via Zilioli (Vicofertile), 90 rientrano nel progetto 'Una casa per ricominciare' mentre il rimanente è in assegnazione come Edilizia Residenziale Sociale.

I lavori dell’ultimo comparto di via Zilioli 10, sospesi per oltre due anni, sono stati recentemente ultimati. L'immobile è stato inaugurato martedì 19 luglio dal Sindaco Federico Pizzarotti, accompagnato dagli assessori alle politiche abitative Laura Rossi e ai lavori pubblici Michele Alinovi. Alla cerimonia sono intervenuti i rappresentanti degli enti coinvolti nell'operazione: Stefano Andreoli, vicepresidente di Fondazione Cariparma, Bruno Mambriani, presidenteACER, e Donatella De Dominicis, liquidatore della società “Casadesso”.

“Questo è l'ultimo edificio di un comparto di edilizia popolare – ha affermato il sindaco Pizzarotti – un'ulteriore opera non finita ereditata dalla precedente amministrazione, che siamo finalmente riusciti a completare, dando una risposta positiva a famiglie in attesa di un'abitazione, e nel contempo mettendo un nuovo tassello nell'operazione in atto volta a completare il disegno urbanistico e le opere di urbanizzazione nella frazione di Vicofertile, dopo la recente apertura di strada Muccioli”.

L'assessore Rossi ha ripercorso le tappe dell'intricata vicenda, “che si chiude positivamente con la liquidazione di Casadesso”, ricordando che “dei 122 alloggi ereditati dalla società, 90 vengono gestiti con spese a carico dei servizi sociali del Comune”. L’Amministrazione Comunale è riuscita a individuare un percorso utile e nuove modalità di gestione per sbloccare il cantiere e per ultimare gli alloggi destinati a nuclei familiari fragili. In attuazione di quanto deliberato dal Consiglio Comunale, il Comune di Parma ha sottoscritto con la società Casadesso una convenzione per disciplinare le modalità di ultimazione degli alloggi. Cambia, inoltre, la gestione dell’assegnazione degli alloggi ERS realizzati dalla società

Casadesso, grazie all’opportunità di avvalersi di un unico soggetto gestore (ACER Azienda CasaEmilia Romagna) per tutte le politiche abitative del Comune. La concessione d’uso di tutto il patrimonio abitativo di Edilizia Residenziale Sociale di proprietà del Comune di Parma (compresi quindi, ad atti completati, i 122 alloggi ERS ex Casadesso ) è quindi affidata ad Acer Parma, che – come ha ricordato il presidente Bruno Mabriani - “prende in carico anche la situazione debitoria, con un investimento di 2.680.000 euro”. E lo fa con un nuovo intervento di tipo sociale: “Gli sfalci nell'area su cui insistono le abitazioni popolari del comparto - ha annunciato Mambriani – sono stati effettuati da alcuni inquilini inserito nell'agenzia per il lavoro costituita da Acer, proprio per dare speranza a persone che rischiano di perdere la fiducia”.

Complessivamente il progetto, dal costo di circa 9 milioni di euro (4 milioni sono relativi all’intervento di via Spadolini-ex Budellungo, 5 milioni all’intervento di via Zilioli a Vicofertile) ha preso avvio grazie a un contributo di 6 milioni di euro della Fondazione Cariparma. E’ poi proseguito con l’accensione di mutui da parte della società Casadesso. Infine per sbloccare il cantiere e procedere con l’ultimazione dei 18 alloggi, il Comune di Parma ha impegnato circa 100mila euro.

“Il Comune quindi – ha ricordato l'assessore Laura Rossi - nonostante la difficoltà della situazione creatasi in tema di edilizia ERS, e grazie a un percorso condiviso con la società Casadesso e con Acer, continua e incrementa il suo impegno volto a potenziare il numero di alloggi presenti sul territorio comunale da assegnare a nuclei familiari fragili”. I 18 bilocali di via Zilioli 10 sono stati da parte di Acer a canone mensile medio di 170 euro. “Dopo l’avvenuta conclusione del progetto e l’assegnazione degli alloggi – ha affermato la stessa Laura Rossi - si procederà alla revisione di tutti i contratti (risalenti alla precedente gestione, molti dei quali ancora basati su criteri volti al soddisfacimento di esigenze di locazione temporanea) e saranno ricondotti a gestione di Edilizia Residenziale Sociale. Saranno valutate tutte le situazioni di morosità e applicate regole più rigide relative ai pagamenti e a una corretta gestione degli spazi comuni”.

La storia del progetto - La situazione ereditata nel 2012 sul tema dell’edilizia residenziale sociale si è rivelata, da subito, molto problematica: la società Casadesso, creata per la realizzazione degli alloggi di via Spadolini e di via Zilioli, era in evidente difficoltà economica e questo ha bloccato l’andamento dei cantieri. La Società Casadesso ha rappresentato lo strumento per la realizzazione del progetto chiamato “Casadesso”, finalizzato alla costruzione e gestione di alloggi destinati alla locazione temporanea a favore di giovani coppie, nuclei monogenitoriali e lavoratori in mobilità geografica con sede di lavoro a Parma.

Rivista la destinazione degli alloggi e valutato utile il loro utilizzo per Edilizia Residenziale Sociale, il Settore Welfare del Comune di Parma ha stipulato e ampliato, nell’anno 2013, con la Società Casadesso la convenzione “Una casa per ricominciare”. Con delibera n. 99 del 3 dicembre 2013, il Consiglio Comunale ha approvato l’avvio della messa in liquidazione della società Casadesso, fornendo agli organi di liquidazione gli indirizzi per il completamento del comparto.

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