rotate-mobile
Cronaca Centro / Strada della Repubblica

Violenza sulle donne, incontro in Prefettura, Viana: "Legge utile ma da rivedere"

Un incontro istituzionale per fare il punto sul fenomeno nel territorio e discurere sulla nuova legge di prevenzione e contrasto della violenza di genere. Il prefetto: "Legge strumento utile ma da rivedere su alcuni aspetti, fondamentale azione congiunta"

Enti e Istituzioni firmatari del Protocollo d’Intesa per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne a confronto oggi in vista della giornata del 25 novembre per fare il quadro della situazione e della portata del fenomeno nel territorio. A distanza di quattro anni dalla sigla del documento, il Prefetto di Parma oltre ad analizzare il fenomeno ha convocato l'incontro per discutere sulla nuova legge di prevenzione e contrasto della violenza di genere, approvata nell'agosto scorso. "E' uno strumento utile che ha permesso di dare vita a un circolo virtuoso con passi avanti rispetto ad altre realtà", sottolinea il Prefetto. Punti positivi ma aspetti da rivedere secondo quanto emerso dall'incontro alla presenza del Tribunale, della Procura, delle Forze dell'Ordine, di rappresentanti del Comune, con la vicesindaco Paci, e della Provincia, con l'assessore Marcella Saccani, oltre a rappresentanti dell' Azienda ospedaliero universitaria e Ausl, Ufficio scolastico provinciale, Ordine degli avvocati, Consigliere di Parità e Centro Antiviolenza.

Come sottolineato nel corso dell'incontro, si registra un aumento nel territorio di denunce di violenza, ma il dato non è necessariamente negativo, perchè potrebbe anche significare non un aumento dei casi ma una maggiore propensione a denunciarli. Le modalità di azione delle forze dell'Ordine, i risvolti di carattere sanitario, l'importanza dell'informazione, solo alcuni dei temi affrontati nel corso dell'incontro in Prefettura. Fondamentale, sottolinea l'assessore Saccani, rivedere alcuni aspetti della legge, "sfoltendo ciò che è superato, tenendo aperti diversi canali di comunicazione sempre nell'idea però di fare rete".

Dal punto di vista giudiziario passi avanti per tagliare i tempi di attesa e ridurre gli ulteriori disagi per la vittima, con percorsi prioritari per questi reati con misure significative come l'allontanamento in via d'urgenza. Altra novità il fatto che a denunciare possa essere non solo la vittima ma anche una terza persona non direttamente coinvolta, a patto che non resti anonima. Si tratterebbe in questo modo, garantendo la tutela del denunciante, di trovare un canale di dialogo, come spiegato dal Pm Lucia Russo, per provare a bloccare intenti potenzialmente violenti. Una misura di prevenzione che si concentra sui "reati sentinella", come ingiurie, minacce, atteggiamenti ostili, nell'intento di sedarli prima che si trasformino in violenza. Un ruolo importante anche quello ricoperto dall'Azienda ospedaliera, che come nel caso di Modena, si focalizza non solo sulla vittima ma su chi maltratta, con corsi di aiuto per uomini dall'indole violenta che necessitano di essere aiutati. "Vogliamo creare un filo conduttore con le donne che hanno subito violenza, per colmare quel vuoto istituzionale che ha regnato per troppo tempo - sottolinea Marcella Saccani -. E' necessario garantire alla donna il diritto fondamentale di autonomia e libertà. Diritti garantiti anche da una legge che, pur avendo alcune pecche da rivedere, attribuisce una forza alla comunità, al lavoro di rete e al settore dei servizi un compito fondamentale di tutela della vittima e di allontanamento di chi maltratta".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Violenza sulle donne, incontro in Prefettura, Viana: "Legge utile ma da rivedere"

ParmaToday è in caricamento