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Cronaca

Violenze in carcere, il sindacato degli agenti: "Chiediamo il taser per difenderci, carenze di organico all'80%"

Intervista a Luigi Ricci, delegato provinciale dell'Unione Sindacale Polizia Penitenziaria di Parma: "Il nuovo padiglione? Avrebbe potuto essere una risorsa importante ma è già stato distrutto dai detenuti"

Dopo il ferimento di un agente di polizia penitenziaria da parte di un detenuto, che avrebbe lanciato contro di lui dell'olio bollente, il tema della violenza all'interno del carcere parmigiano di via Burla, è tornato d'attualità. Oltre ai problemi 'storici' del penitenziario di massima sicurezza di Parma, come il sovraffolamento e l'insufficienza dei servizi a favore dei detenuti malati - come più volte denunciato dai vari garanti - esiste anche una problematica strutturale legata ai comportamenti violenti, che mette a rischio tutte le persone presenti in carcere. 

"Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria provvederà al trasferimento del detenuto, ma in realtà sposterà il problema in un altro carcere e c'è il rischio che succeda di nuovo" sottolinea Luigi Ricci, delegato provinciale dell'Unione Sindacale Polizia PenItenziaria di Parma, in merito all'episodio che ha visto il ferimento dell'agente di polizia penitenziaria. 

 Visti anche gli ultimi episodi com'è la situazione della sicurezza nel carcere di Parma?

"La sicurezza nella struttura penitenziaria di Parma è assicurata dal personale di Polizia penitenziaria stante il mandato normativo, in particolare I compiti sono Indicati nell'art. 5 delle legge 395 del 1990 e successive modifiche. Eventi di questa gravita, come quello segnalato, non sono mai accaduti che io ricordi, qui a Parma. Questo detenuto ha messo in atto analogo gesto a Sulmona nel 2018, per fortuna anche in quel caso gli agenti sono riusciti ad evitare il peggio. Purtroppo il personale è costretto a fronteggiare questi eventI critici, con tanta professionalità, buonsenso, la dovuta calma ed esperienza, attività di mediazione, senza strumenti, che possano permettere una reale difesa che possa essere un vero deterrente. Chiediano, come è stato sempre chiesto a gran voce da tutti gli operatori di polizia, la dotazione del taser, quale strumento di difesa. Anche se in questo caso non sarebbe stato utile. Lo chiediamo, solo per poterci difendere: tutti gli interventi avvengono infatti a mani nude, solo in casi particolari con scudi protettivi e caschi" 

Quali provvedimenti ha preso il Dap e quali chiedete come organizzazione sindacale per contrastare questo fenomeno? 

"Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria provvederà al trasferimento del detenuto, ma in realtà sposterà il problema in un altro carcere e c'è il rischio che succeda di nuovo. E' già avvenuto nel 2018 a Sulmona, sventato in un'altra data, poi a Parma nel 2022" 

Il problema del sovraffollamento è ancora presente in via Burla. Quanti agenti di polizia penitenziaria sono presenti oggi in relazione al numero di detenuti? 

"Rispetto alla carenze di organico, va fatta una distinzione per ruoli, perchè ogni ruolo ha delle competenze. Si parte dal ruolo agenti, che ha mansioni esecutive, il ruolo dei Sovrintendenti, ruolo esecutivo con maggiori responsabilità e gestione di piccole unità di personale del ruolo agenti, ruolo Ispettori, che hanno mansioni di grandi responsabilità di organizzazione, coordinamento del personale, ufficiali di polizia giudiziaria. 

Stante le ultime piante organiche stabile dal Ministero della Giustizia, la pianta organica è fissata a oltre 400 unità, siamo in effettiva gestione di 360 unità. Le carenze, oggi sono state sanate nel ruolo degli agenti, con alcune assunzioni ma si è tenuto conto dell'apertura del nuovo padiglione -  con le piante organiche dell'anno 2017 - di riflesso non ha saturato le carenze nel ruolo agenti ed assistenti. Mentre una grave e cronica carenza si riscontra per quanto riguarda il ruolo degli Ispettori, che rivestono la qualifica di Ufficiali di polizia giudiziaria e sono impiegati nelle salette per le videoconferenze. A Parma sono presenti in gran numero dove si svolgono i processi a distanza - in particolare quelli relativi alle organizzazioni criminali - per sopperire le carenze di ufficiali giudiziari presso il nostro Tribunale. 

La carenza dell'organico del ruolo dei Sovrintendenti e del ruolo Ispettori a Parma è pari all'80 % con difficilissime condizioni di lavoro. Ora sono in corso percorsi formativi per ruoli di ispettori e sovrintendenti. L'orientamento delle organizzazioni sindacali a livello centrale è il rientro nelle sedi di servizio precedente, senza mobilità, pertanto le sedi con carenze di organico rimangono tali"

L'apertura del nuovo padiglione ha portato miglioramenti o peggioramenti?

"L'apertura del nuovo padiglione avrebbe potuto essere una grande risorsa, se fosse stato adibito a polo sanitario ed universitario per i detenuti, invece oggi è già distrutto da detenuti facinorosi, poichè fatto con cognizioni differenti dalla reale destinazione. Un soffitto creato con pannelli di polistirolo, non è adibito a contenere detenuti di difficile gestione. Le proposte avanzate agli organi superiori sono state tutte bocciate, poichè in regione avevano bisogno di spazi per il contenimento di detenuti. Non si è tenuto conto dei progetti rieducativi, che fanno parte degli obiettivi prefissati dall'ordinamento penitenziario, dove si specifica che la pena non deve avere natura puramente afflittiva, ma deve avere anche finalità rieducativa e deve tendere alla rieducazione" 

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