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Cronaca

Virus influenzale: prosegue il piano sanitario per fronteggiare l’iperafflusso

Come da programma tra ieri e oggi attivati 30 posti letti. I ricoveri riguardano soprattutto persone anziane con patologie croniche

Anche nei primi giorni dell’anno il virus influenzale costringe molti parmigiani a letto o a recarsi al Pronto soccorso dell’Ospedale. Di pari passo prosegue il piano sanitario messo in campo dalla direzione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria per fronteggiare l’iperafflusso di pazienti al Maggiore con l’attivazione nella giornata di oggi come da programma di 18 posti letto al settimo piano dell’Ala Est e l’attivazione nella giornata di ieri di complessivi 12 posti letto anche in alcuni reparti chirurgici.

Tra il 31 dicembre e il 2 gennaio i parmigiani che sono rivolti al Pronto soccorso del Maggiore e all’ambulatorio urgenze pediatriche sono stati circa 830 ( oltre 300 nella sola giornata di ieri), di questi come nel periodo natalizio circa un terzo sono persone anziane pluripatologiche che spesso necessitano delle cure dei reparti internistici dell’Ospedale di Parma. “La raccomandazione ai cittadini - spiega il direttore del Pronto soccorso Gianfranco Cervellin – è quella di rivolgersi con fiducia al proprio medico di famiglia che saprà dare loro le indicazioni più opportune per affrontare i sintomi e gli effetti del virus influenzale. Il medico e il pediatra di famiglia – prosegue Cervellin - sono infatti i primi interlocutori a cui far riferimento, per evitare una corsa impropria al Pronto Soccorso e a  garantire, nel contempo, l’efficacia delle cure”.
 
Negli ultimi 3 giorni le persone ricoverate al Maggiore  sono state oltre 90. “La maggior parte dei nostri ricoveri – spiega Tiziana Meschi direttore del Dipartimento Geriatrico-riabilitativo - riguarda pazienti anziani o molto anziani affetti da multiple malattie croniche. Il motivo del ricovero è nella maggioranza dei casi conseguente a patologie infettive che  talvolta sono di lieve entità, ma che, in pazienti di per se fragili generano la riacutizzazione di una malattia cronica. Sono anche frequenti – conclude Meschi - cadute a terra con trauma cranico e fratture conseguenti a vertigini in pazienti con febbre”.

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria per far fronte all’epidemia influenza ha predisposto un piano organizzativo, approvato dai direttori di dipartimento nel mese di novembre, che ha previsto al momento l’attivazione di 62 posti letto e una serie di misure organizzative che hanno coinvolto tutti i reparti del Maggiore. Azioni che si inseriscono in quadro complessivo a livello provinciale sviluppato con la collaborazione dell’Azienda Usl e le  strutture private accreditate.

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