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West Nile, parmense a rischio. Disinfestazioni prima degli eventi

La Regione Emilia-Romagna ha informato che la sorveglianza entomologica ha evidenziato una rilevante circolazione del virus West Nile nell'area della bassa pianura, in particolare nei Comuni di Torrile, Trecasali e Roccabianca

 La Regione Emilia-Romagna con propria nota prot. 202287 del 14/08/2013 ha informato i Comuni che la sorveglianza entomologica ha evidenziato una rilevante circolazione del virus West Nile nell’area della bassa pianura delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia e di Parma, in particolare nei Comuni di Torrile, Trecasali e Roccabianca.

La comparsa di un primo caso umano di malattia West Nile nella Provincia di Modena, associata alla intensa circolazione del virus, configura una condizione di rischio classificata come livello 3° (inizio di epidemia) e come tale deve essere trattata con opportune misure di profilassi e prevenzione dell’infezione nell’uomo, in particolare: attuare interventi di lotta antilarvale; effettuare interventi straordinari preventivi con adulticidi qualora sia in programma una manifestazione che comporti il ritrovo di molte persone in ore serali all’aperto; rafforzare la comunicazione ai cittadini circa l’opportunità di proteggersi dalle punture delle zanzare, in particolare nelle ore crepuscolari e notturne e nelle aree di pianura.

In conformità con le direttive regionali, il Settore Ambiente del Comune di Parma ha adeguato le proprie linee di azione per la lotta integrata alle zanzare tigre vettrici del virus West Nile. In particolare, per tutte le manifestazioni all’aperto in aree verdi organizzate nella zona a nord della Via Emilia del Comune di Parma, all’aperto ed in orario serale/notturno, sarà prescritta l’effettuazione di una preventiva disinfestazione. Per chi volesse saperne di più è possibile consultare gli atti a riguardo sul sito del Comune

IL VIRUS WEST NILE. Il virus West Nile è un Flavivirus in grado di infettare cavalli e uomini provocando patologie neuroinvasive anche gravi. Il virus è trasmesso attraverso la puntura di zanzare ed è presente in natura in un ciclo che vede coinvolti gli uccelli come serbatoi. Nel mese di settembre 2008 il virus West Nile (WNV) è stato rilevato nel Nord Italia; le attività di sorveglianza, attivate in seguito alla segnalazione di cavalli sintomatici e di uccelli selvatici infetti, hanno accertato la circolazione del virus entro un’area molto vasta che comprendeva tre Regioni: Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.

Dalla primavera 2009 è stato attivato in Regione Emilia-Romagna un Piano di sorveglianza integrata teso a rilevare tempestivamente la ricomparsa di tale virus. Il sistema di sorveglianza ha messo in evidenza che sul territorio regionale sono attivi altri arbovirus (in particolare Usutu, Tahyna, Batai) che al momento non sono causa di rilevanti problemi sanitari per la loro scarsa patogenicità ma che risulta comunque utile mantenere controllati in via precauzionale nell’ipotesi di eventuali cambiamenti futuri legati a possibili mutazioni, a interazioni con vettori di nuova introduzione (Aedes albopictus) o per effetto dei cambiamenti climatici in corso.

Il rischio concreto che WNV possa dare origine a gravi ed estese epidemie impone che le Amministrazioni pubbliche locali siano in grado di affrontare il problema sulla base di un’adeguatapreparazione tecnica per la pianificazione e l’adozione degli interventi necessari a ridurre le
popolazioni di zanzara responsabili della trasmissione del virus. A oggi in Emilia-Romagna, il principale vettore accertato del virus West Nile è Culex pipiens s.l (Zanzara Comune). Questa specie, dotata di un’ampia plasticità biologica, è in grado di svilupparsi in aree sia rurali sia urbane condividendo con la Zanzara Tigre una quota di focolai di sviluppo larvale.

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