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Parma, le migliori pizzerie scelte per voi

Abbiamo selezionato i cinque locali della città dove poter gustare un'ottima pizza. Con qualche consiglio in più

La pizza è un alimento che non ha stagioni. Va bene sempre, fa impazzire grandi e bambini. Anche e soprattutto d’estate. Ogni giorno, in Italia, se ne sfornano circa 5 milioni. E’ la parola italiana più famosa del mondo, oltre ad essere l’orgoglio del made in Italy ed è candidata a essere patrimonio Unesco. Parma è già città Unesco, nominata nel dicembre del 2015 come città creativa per la gastronomia e chiaramente, accanto alle specialità locali, è l'alimento che va per la maggiore.

Secondo l’Ansa, il 78% del mercato è assorbito dal consumo di pizza. In Italia, Germania e Francia. Per un totale di 72 mila ristoranti e 27 miliardi di euro di consumo. Mentre secondo Coldiretti, Fipa, solo in Italia c’è un fatturato di 10 miliardi di euro per 50 mila pizzerie e il consumo di pizze a settimana si attesta intorno ai 56 milioni, ovvero quasi 3 miliardi di pizze consumate in un anno. La parola pizza è tra i primi vocaboli italiani (997 d.c.). Nel 1870, durante il soggiorno partenopeo di Umberto I, la moglie del re, Marcherita di Savoia, fu omaggiata con una pizza dai colori della bandiera italiana, e così la pizza Margherita divenne lo stendardo dell’Italia Unita.

La pizza fece la sua prima apparizione negli Stati Uniti con l’arrivo degli immigrati italiani a San Francisco, Chicago, New York e Philadelphia. Inizialmente venduta sulle strade, successivamente piccoli caffè e drogherie iniziarono ad inserire la pizza nei loro menù. Non è un mistero che la pizza, che mette quasi tutti d’accordo, sia una pietanza che non ‘sente’ il cambio di stagione. Il suo consumo rimane sempre alto e anche per quanto riguarda i condimenti, nella bella stagione, non ci sono tantissime variazioni. 

Abbiamo scelto per voi cinque pizzerie in cui troverete tradizioni e sapienza nell'impasto, gusto e qualità negli ingredienti. 

Tramonti - La medesima filosofia in due locali distinti (uno verso San Prospero, l'altro in Via Traversetolo). Stessa gestione, stessa famiglia, stesso modo di fare la pizza. Impasto a lunga lievitazione per garantire l'alta digeribilità e il 'riposo' della pasta che viene tirata a mano e disposta anche su tagliere (troverete la pizza di mezzo metro che potrete condire in maniera differente, a seconda dei vostri gusti). Il segreto dell'impasto partenopeo (il ristorante prende il nome dal paese che si affaccia sulla costiera amalfitana) trapiantato a Parma. CONSIGLIO: Pizza Lussuria (con burrata e culaccia). 

La buca dei diavoli - Per gustare un'ottima pizza, fatta con un impasto a lunga lievitazione tipico della cultura gastronomica partenopea, potreste andare anche nella vicina Noceto, dove da anni si afferma la sapienza del pizzaiolo de La buca, un locale accogliente e molto frequentato. CONSIGLIO: Pizza con stracciatella e crudo. 

Il gabbiano - In via Morigi, a un passo dal casello autostradale, la pizza si distingue per l'alta qualità degli ingredienti. Prosciutto crudo di 36 mesi, prosciutto cotto, spalla cotta e funghi (soprattutto nella stagione) freschissimi e saporiti. Oltre all'impasto e alla lavorazione a mano della pasta, ciò che esalta la pizza è la ricerca della materia prima. E tutto diventa più saporito. CONSIGLIO: Pizza Parmacotto (tirata) con pomodorini, prosciutto cotto e scaglie.

San Bruno della Certosa - „Si può degustare una pietanza diversa dalla solita pizza: l'Agrifocaccia. E’ un disco di pasta di pane dove trovano posto tutte le materie prime locali e regionali. Dal Prosciutto Crudo di Parma ai pomodori dell’orto. CONSIGLIO: Culaciofi con culatello e carciofi spadellati al momento

La Zagara - In via La Spezia ti fanno la pizza con il cornicione soffice, stile Napoli. Ingredienti scelti ad ogni stagione. CONSIGLIO: pizza con gambero rosso crudo e burrata. 

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