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Economia

Inflazione, Coldiretti: stangata a tavola da 320 euro a famiglia

I nuclei familiari della nostra provincia, come in tutta Italia, pagano l'aumento dei prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina. La categoria per la quale gli italiani spenderanno di più è la verdura che nel 2022 costerà complessivamente circa 80 euro in più

Il balzo dell’inflazione costerà alle famiglie parmigiane (e italiane in generale) 320 euro in più solo per la tavola nel 2022, a causa dell’aumento dei prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina. E’ quanto stima la Coldiretti in occasione della diffusione dei nuovi dati Istat sull’inflazione a maggio, che evidenziano un aumento del 7,6% per i beni alimentari nel carrello della spesa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 

La categoria per la quale gli italiani spenderanno di più è la verdura che nel 2022 costerà complessivamente alle famiglie dello Stivale circa 80 euro in più – sottolinea Coldiretti -, e precede sul podio pane, pasta e riso, con quasi 60 euro in più, e carne e salumi, per i quali si spenderanno 55 euro in più rispetto al 2021. Seguono la frutta – continua Coldiretti -, pesce, latte, formaggi e uova e olio, burro e grassi.

Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove – continua la Coldiretti – più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio.

“Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro”.

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