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Economia

L’alternativa al supermercato esiste: viaggio nel mondo di Gas e Gap

Prodotti di qualità al minor costo possibile. Gruppi di Acquisto Solidale e Gruppo di Acquisto Popolare offrono alla città un sistema di spesa ambientalmente e socialmente sostenibile

Un sistema d’acquisto alternativo alla grande distribuzione. Gas e Gap sono ormai realtà consolidate in città che approvvigionano le dispense di decine di famiglie. I Gas (Gruppi di Acquisto Solidale), un’invenzione tutta emiliana, nascono nel 1994 a Fidenza e si diffondono rapidamente in tutta Italia. Il Gap (Gruppo di Acquisto Popolare) è attivo da circa tre anni e parte dal quartiere Cinghio inserendosi in una rete nazionale. I pilastri dei due progetti sono fondati sul rispetto dell’ambiente, rispetto del lavoro e rispetto della società.

“L’obiettivo è un’economia più equa”  spiega Francesca Bigliardi referente del Distretto di Economia Solidale entro il quale sono inseriti i Gas “non c’è un vero e proprio risparmio, ma equità. Promuoviamo forme di solidarietà a piccoli agricoltori ed imprenditori che stanno per chiudere i battenti e privilegiamo il biologico. I prezzi sono prezzi trasparenti. Contrariamente a quanto succede con i prodotti da supermercato qui a fare i prezzi è il produttore, non la distribuzione, che lo propone e lo motiva”.

Per il Gap la priorità invece è “resistere al caro-vita” afferma Mario Amadei presidente del gruppo “fungiamo da intermediari tra produttore e consumatore offrendo frutta, verdura, pasta, riso e formaggi prodotti nel rispetto dell’ambiente e  con la tutela dei lavoratori. Siamo tutti volontari, offriamo un servizio senza alcun rincaro e senza alcun guadagno. Cerchiamo di porre la massima attenzione al prezzo, ma non è facile competere con i discount”.
 

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