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Cibus chiude e fa il record di presenze: 67 mila visitatori e 2700 aziende espositrici

Si è chiusa ieri la 17° edizione di Cibus, la fiera internazionale dell'alimentare che si tiene a Parma ogni due anni. L'appuntamento è a EXPO 2015 al padiglione di Federalimentare e Fiere di Parma e con Cibus 2016

Si è chiusa ieri la 17° edizione di Cibus, la fiera internazionale dell’alimentare che si tiene a Parma ogni due anni. I dati finali rivelano la grande crescita di Cibus che fa registrare un + 12% di visitatori, toccando la cifra record di 67.000 visitatori, 2700 aziende espositrici e 950 giornalisti accreditati. In crescita anche il numero dei buyer stranieri presenti: mille in più rispetto all’edizione del 2012, per un totale di 12 mila buyer esteri. Lo sviluppo della fiera d’altronde è ben illustrato dal numero delle aziende espositrici: 2.100 nel 2010; 2300 nel 2012; 2700 nel 2014.

“Un successo atteso ed in qualche misura previsto – ha commentato Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager –  perché  abbiamo  preparato  con cura questa edizione. Prendiamo per  esempio  il  dato  sulla  presenza  di  operatori  commerciali  stranieri:  è  il  risultato  di  due anni di Cibus Market Check,  cioè di incontri delle aziende italiane nei punti  vendita della distribuzione straniera e della partecipazione espositiva ad alcune delle fiere internazionali dell’alimentazione. Una strategia per l’export originale ed esclusiva di Cibus. Si aggiunga poi  il  considerevole  sforzo finanziario per  assicurarsi  la  presenza  a  Cibus  dei  top  buyer mondiali”. Analoga soddisfazione è stata espressa dal Presidente di Fiere di Parma, Franco Boni: “Vedo  premiato  il  grande  sforzo  organizzativo  della  nostra  struttura  che  ha  messo  in evidenza  la fiducia  delle  aziende  alimentari  italiane  in  un  possibile  ulteriore  sviluppo  del mercato dell’export”.

Al successo di Cibus hanno contribuito anche aspetti congiunturali come la leggera ripresa dei consumi interni dei primi mesi del 2014, un clima di maggiore ottimismo nel Paese, e, soprattutto l’occasione straordinaria rappresentata da EXPO 2015, la esposizione universale che è dedicata proprio ai temi dell’alimentazione nel pianeta. Le aziende alimentari italiane avranno l’opportunità di partecipare ad Expo nel padiglione “Federalimentare4Expo”, una struttura di 7000 mq che verrà gestita da Federalimentare con la consulenza tecnica ed organizzativa di Fiere di Parma.

“Il  consensus  della  community  è  straordinariamente  positivo  verso  Cibus  e  il  nostro progetto  in  Expo  -  ha dichiarato Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma  -    La  crescita a  due  cifre  di  espositori  e  visitatori,  internazionalità  e  livello qualitativo della  fiera  e  il decisivo endorsement del Ministro Martina e del Vice Ministro Calenda hanno consacrato il ruolo di Cibus: siamo la piattaforma marketing di riferimento per il made in italy alimentare ed il suo sviluppo sui mercati di tutto il mondo”. Il messaggio globale che arriva dalla 17° edizione di Cibus è chiaro: è possibile una ripresa delle vendite sul mercato interno (è questo il significato della presentazione a Cibus di centinaia di novità di prodotto) ed è possibile fare molto di più sul fronte dell’esportazione. Da uno studio presentato a Cibus risulta che il valore dell’export alimentare ha le potenzialità per passare da 26 a 70 miliardi di euro nei prossimi dieci anni. Molto dipenderà dal sostegno finanziario ed istituzionale alle imprese e dalla lotta alla contraffazione sui mercati esteri, ma in questo senso assicurazioni e progetti sono giunti dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, e dal Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che entrambi hanno visitato Cibus 2014.

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