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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Confesercenti: "Esenzione dal green pass anche per tabaccherie e abbigliamento"

La Presidente Chittolini: "Ristori e sostegni per i settori maggiormente in difficoltà"

Da oggi, 20 gennaio, è scattato l'obbligo di green pass per accedere alle attività che offrono servizi alla persona, come il barbiere, il parrucchiere o l'estetista; è atteso nelle prossime ore il Decreto che fisserà le deroghe per i servizi e negozi in cui il certificato verde sarà richiesto dall’1 febbraio. La lista degli esercizi dove si potrà entrare senza Green pass base, secondo le prime indiscrezioni, comprenderà alimentari, supermercati, ipermercati, farmacie, parafarmacie, benzinai, negozi di carburante per il riscaldamento, articoli per animali, ottici, mercati all’aperto, ambulanti e chioschi di edicole, tutte attività considerate giustamente di prima necessità.

“Se saranno confermate – interviene Francesca Chittolini, presidente di Confesercenti Parma – queste esenzioni riguarderanno un elenco di attività troppo ristretto: dovrebbero essere inclusi anche i negozi di abbigliamento e calzature e le tabaccherie, tutte attività rimaste aperte anche nel primo lockdown. In questi esercizi commerciali il cliente non si ferma per periodi di tempo eccessivi e la mascherina non viene mai abbassata. L’osservanza dei protocolli relativi a igienizzazione, distanziamento e contingentamento delle entrate sono più che sufficienti a garantire la sicurezza delle persone. L’obbligo di green pass appare francamente eccessivo e i controlli di difficile applicazione visto il veloce flusso di clienti”.

“Non esentare dall’obbligo queste attività contribuirà a creare ulteriori difficoltà ai commercianti che da due anni lottano per restare in piedi e che vengono gravati di continui oneri. Occorrerebbero invece – precisa Chittolini -, sostegni e incentivi per favorire la sopravvivenza e la ripresa delle attività e iniziative per contrastare il caro energia, interventi per calmierare gli affitti, il rinnovo delle moratorie sul credito e la possibilità di rimodulare mutui e finanziamenti seconda una tempistica sostenibile alla luce delle condizioni economiche attuali. Auspichiamo quindi che il Decreto allo studio del Governo – conclude Chittolini - preveda i tanto sospirati interventi per calmierare il costo dell’energia, arrivato ormai a livelli insostenibili, e nuovi sostegni concreti e disponibili in tempi rapidi per i settori che maggiormente subiscono gli effetti delle restrizioni anti-contagio e del timore generalizzato, spesso esageratamente amplificato dai media. Il commercio al dettaglio, il turismo e tutto il settore legato agli eventi necessitano di aiuti economici ben superiori agli 1,5 miliardi già previsti nella legge di Bilancio”.

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