Movida e rispetto delle imprese: dal Tar una sentenza importante
L’associazione delle imprese turistiche – Fiepet Confesercenti – commenta così la recente sentenza del tribunale amministrativo di Parma che ha sospeso l’ordinanza di limitazione degli orari dei locali di via Farini
Il Tar ha riportato ad equità una situazione spiacevole e il messaggio è chiaro: ognuno deve fare la sua parte e non si può impedire di lavorare a chi lo fa in modo corretto, investendo e assumendosi responsabilità rilevanti. L’associazione delle imprese turistiche – Fiepet Confesercenti – commenta così la recente sentenza del tribunale amministrativo di Parma che cha sospeso l’ordinanza di limitazione degli orari che riguardava il Tonic di via Nazario Sauro e più in generale relativa a Via Farini.
Stefano Cantoni, responsabile dell’associazione aggiunge “Il Comune deve impegnarsi di più a garantire il rispetto delle regole e sanzionare chi effettivamente non lo fa ma non è più pensabile colpire tutti indistintamente per coprire le proprie inconcludenze amministrative e gestionali”.
Infatti, prosegue l’Associazione, dopo anni di promesse mancate, bagni pubblici mai realizzati, assenza di qualsiasi attività preventiva e di vigilanza pubblica, si era pensato di risolvere tutto, colpendo nel "mucchio" per tenere calmi i residenti, portatori anch’essi certamente di diritti. Ma anche le imprese hanno dei diritti (oltrechè doveri) e devono essere rispettate; ora dopo questa sentenza – prosegue Cantoni - come associazione auspichiamo che possa riprendere un dialogo costruttivo e soprattutto che davvero si cominci a pensare a iniziative all'altezza della situazione”.
Per ora purtroppo il Comune ha solo aumentato tutti i costi e le tariffe a carico delle imprese (cosap, tariffa rifiuti, diritti di segreteria – passati da 5 a 50 euro..) con la “ciliegina sulla torta” dei varchi accesi di notte, assolutamente inutili per il controllo dell’inquinamento ma potenziali bancomat per le casse dell’amministrazione. In questa fase recessiva, con le imprese e lavoratori a rischio, ribadiamo per l’ennesima volta che la strada della “città turistica” può essere percorsa con successo per creare lavoro e ricchezza in forma nuova, sfruttando in modo intelligente le bellezze e le risorse di cui disponiamo e su questo continuiamo ad impegnarci.